mercoledì 19 agosto 2009

L'umidità relativa, Appleman...... questi sconosciuti. Parte 3

Venerdì 14 agosto, nel primo pomeriggio sono andato sotto Roma e durante tutto il tragitto non ho visto nessuna scia di condensa. Mi sono ripromesso di verificare le condizioni in quota ed è quello che poi ho fatto.
Chiaramente ho utilizzato lo stesso sistema del mio post precedente (ex Cieliazzurri - Marcovi), ovvero
  1. è stato utilizzato il metodo di Appleman '53 come modificato da Schrader '96 per adeguare il modello previsionale con i motori di nuova generazione
  2. per i valori di pressione, temperatura e umidità relativa sono stati utilizzati i dati della radiosonda di Pratica di mare
  3. per il valore del Contrail Factor è stato utilizzato CF=0.039 (High Bypass jet engines) caratteristico degli aerei con motori di ultima generazione
  4. sono stati utilizzati i dati tal quale e siccome la sonda alle 12Z tende a sottostimare di l'umidità relativa di circa il 10%, per cui è stato considerato, per tale parametro, un 10% in più .

Da questi dati il 14 agosto erano presenti le potenziali condizioni per la formazione di scie di condensa, infatti la curva Pressione/temperatura entra nell'area Maybe Contrails (probabilità di formazione delle scie di condensa - inizia la dipendenza dall'umidità relativa) sin dai 290 hPa, anche se l'umidità relativa, dai dati della radiosonda è nettamente inferiore rispetto alle curve di Appleman.

E' stato poi utilizzato il software di Marcovi di cui di seguito si riporta l'output per la quota corrispondente a 200 hPa:


Dal calcolo del programma si evince che il 14 Agosto, nel pomeriggio, nell'area intorno a Pratica di Mare, non vi erano in quota le condizioni per la formazione delle scie di condensa.
In questo caso quindi i dati hanno confermato quanto osservato.

Poi lo psicofisico Penna, lascia un commento qui sul sito dello psicoricercatore indipendente Rosario Marcianò, dove dimostra ancora una volta (se ancora ce ne fosse bisogno) la malafede dei due individui correlati a TE:


Chiaramente per confutare una teoria, lo psicofisico non porta una foto, una misura, niente solo la sua parola (attraverso la dizione "le leggi della fisica") per la quale è tutto dire.

Siccome, a differenza di altri, io cerco sempre di verificare un osservazione che per più motivi potrebbe essere fallace (visione bidimensionale di realtà tridimensionale oltretutto a grande distanza), aiutiamo lo psicofisico: verifichiamo se il 17 agosto sulla Lombardia ci potevano essere le condizioni per la formazione in quota delle scie di condensa. Come sopra è stato utilizzato il metodo di Appleman '53 come modificato da Schrader '96 ed inoltre:
  1. per i valori di pressione, temperatura e umidità relativa sono stati utilizzati i dati della radiosonda di Linate. Per i valori a quote "non presenti" (240 hPA), per la temperatura è stata fatta una interpolazione lineare tra il valore superiore e quello inferiore rilevato dalla sonda mentre pre il valore di umidità relativa è stata utilizzata la media dei due valori
  2. per il valore del Contrail Factor è stato utilizzato CF=0.039 (High Bypass jet engines) caratteristico degli aerei con motori di ultima generazione
  3. sono stati utilizzati i dati tal quale per temperatura e pressione mentre per l'umidità relativa, siccome la sonda alle 12Z tende a sottostimare il valore di circa il 10%, è stato considerato, per tale parametro, un 10% in più
Di seguito il diagramma di Appleman per il 17/08/2009 alle ore 12Z per Linate:


Da una prima valutazione sembrerebbe che ci fossero state le potenziali condizioni per la formazione di scie di condensa, da circa 250 hPa, dove inizia la dipendenza dall'umidità relativa.
Per la verifica dobbiamo riutilizzare il software di Marcovi di cui di seguito si riporta l'output:


Si riporta inoltre di seguito, per completezza dell'informazione un riassunto dei dati utilizzati con i risultati ottenuti:

Come si può vedere, dal calcolo nell'area di Milano, il 17 Agosto (una delle gionate più calde...... come dice lo psicofisico), c'erano le condizioni per la formazione di scie di condensa non persistenti almeno dalla quota di 11000m (240 hPa). Tali quote sono compatibili con le quote di crociera degli aerei.
Si ricorda inoltre al lettore che la sublimazione, specialmente alle basse temperature, non è un processo istantaneo, quindi la scia può durare tranquillamente qualche minuto (si rimanda qui e qui per la trattazione più specifica).

Tale semplice calcolo dimostra la completa malafede di tale personaggio (mente sapendo di mentire) che si trincera dietro le "leggi della fisica" che, nonostante la laurea in fisica, evidenzia di non conoscere. Ricordo infatti al lettore che lo psicofisico Corrado Penna afferma:

1) che la teoria di Appleman non è applicabile ai motori di nuova generazione, ignorando che tale studio
  • si basa sulla fisica del vapore acqueo che non mi sembra sia cambiata negli ultimi 50 anni
  • è stato ampliato da Schrader nel 1996 e da schumann nel 2000 per l'applicabilità ai motori di nuova generazione tramite la variazione del Contrail Factor
2) che un motore di nuova generazione, essendo più efficiente con temperature in camera di combustione piu alte, ha una temperatura dei gas in uscita più alta, ignorando una delle basi della fisica che è il secondo principio della temodinamica, secondo il quale con una migliore efficienza del motore la temperatura in uscita dal sistema è più bassa. Con tale affermazione dimostra tutta la sua ignoranza e sopratutto di non conoscere le definizioni di energia, lavoro, nonché le leggi della termodinamica.

Risponde e gli da manforte psicoricercatore indipendente Rosario Marcianò (Straker in rete)

In primis, non sono io a dirlo ma sono le leggi della fisica (cosa che, date le sue affermazioni, anche lo psicoricercatore ignora).

Per dovere di cronaca, Straker non solo non ha competenze in fisica, ma non ne ha in meteorologia, in aviazione, in geologia, e neanche in matematica, ma si diletta a scrivere su tali argomenti per infinocchiare ed impapocchiare la gente come una novella Wanna Marchi de noaltri.


Prova di ciò è la sua (assieme agli altri gonzi afferenti a TE) metodologia di "confutazione",

1) fatta di offese, denigrazioni o di affermazioni tipo "mente", liste di proscrizione alla nazi-fascista maniera, senza portare mai un dato o una misura o qualcosa che possa assomigliare anche lontanamente ad una teoria, l'unica cosa che sa fare (vedi anche il post di Nico) è prendere un filmato e metterci sopra qualche stronzata (ad esempio La Gaia Scienza).



2) con la trattazione argomenti a lui ignoti, copia-incollati da qualche articolo in inglese (lingua anche questa a lui ignota visto che utilizza google per tradurre o traduce geometra con "geometer"), tipo il funzionamento di un turbofan, del quale non ha capito niente, ed è stato sbufalato da Orsovolante (un pilota vero)
3) negando ogni tipologia di confronto e contrddittorio con la comunità scientifica (forse a paura di fare figure di merda) e lanciando sfide dalle quali poi, quando vengono accettate, svicola come una viscida anguilla.... insomma un vero vigliacco (vedi anche qui).

Per concludere, se ce ne fosse bisogno, questa è una ulteriore prova
  1. che non esistono prove della presenza di anomalie nelle scie di condensa deglia aerei
  2. della malafede e dell'incompetenza dello psicofisico Corrado Penna e dello psicoricercatore indipendente Rosario Marcianò,

Insomma,....... come dire......


Corrado Penna e Rosario Marcianò, siete solo chiacchere e fuffa.

Per la bibliografia vedi qui e qui

Saluti

Fioba

mercoledì 12 agosto 2009

L'umidità relativa, Appleman...... questi sconosciuti. Parte 2

Post modificato, per maggior chiarezza, in data 22/08/2009

Nella prima parte, a seguito di un post dello pseudofisico Corrado Penna sul sito ciofeca di Rosario Marcianò (qui), abbiamo detto che l'ignoranza è una brutta bestia. Anche a Maria Heibel (ambientalista "de noaltri") sembra non importare.
Infatti tra i commenti del post, oltre all'introduzione Pinkfloydiana di sterker, ricompare anche l'ambientalista verdina toscana "de noaltri" maria heibel con un commento che è tutto dire...... un elogio dell'ignoranza e della disinformazione:

Ma come farà la Heibel a sostenere ciò?? Sapere quello che è normale o anomalo, senza portare dati, parlando e scrivendo in base cosa:
  • a misure prese sui dati in quota di temperatura, umidità, ecc?
  • a calcoli della quota degli aereomobili osservati?
Ma nooo, in base a "sensazioni" bidimensionali in una realtà tridimensionale......

Che dire........... tipico ultimamente dei Verdi, visto il suo post sul sito dove afferma:

(omissis)......
Per la formazione die “vere” scie di condensa ci vogliono due condizioni:
1. quando l’atmosfera ha un elevato tasso di umidità del almeno 70 per cento
2. quando la temperatura si aggira intorno ai 40 gradi sotto zero.
Dove manca una di queste due condizioni non si tratta di scie di condensa .
......(omissis)
Ma da dove avrà preso queste informazioni.....? Da articoli scientifici....? Da libri di testo.....?
Ma nooo che pensate, si può mica abbassare a tanto, con cotanti ricercatori a disposizione su TE (lo pseudofisico Penna, il Geometer ex architetto photoshopparo, arturo con le sue fonti e con i suoi agganci al CNR, l'insegnante filosofo Zret e tutti gli altri gonzi)........ eh eh eh, praticamente per lei una fonte scientifica e per noi inesauribile fonte di ilarità.

Comunque il vero testo in inglese è questo:

"Contrails only form at very high altitudes (usually above 8 km) where the air is extremely cold (less than -40 degrees C)."

Traduzione: "Le scie di condensazione si formano soltanto a quote molto elevate (solitamente oltre gli 8 km), dove l'aria è estremamente fredda (sotto i -40°C)."

Come si può notare, per la formazione delle scie di condensa qui non si parla di umidità relativa, che entra in gioco qui:

"The red line (dash-double dot line) in the Appleman chart shows at what humidities contrails can persist (usually between 60% and 70% relative humidity)..." (figura 1)

Figura 1: Diagramma di Appleman
Traduzione: "La linea rossa (linea con tratti e doppi puntini) nel grafico di Appleman mostra a quali umidità le scie di condensazione possono persistere (solitamente tra il 60% e il 70% di umidità relativa)..."
Nella seconda citazione si fa riferimento alla persistenza della scia di condensa, non alla sua formazione (vedi Figura).
Per maggiori informazioni si rimanda al sito di Paolo Attivissimo (qui e qui) dove troverete anche tutte le fonti.

Avete capito dunque la tecnica di disinformazione di Corrado Penna, Rosario Marcianò, Antonio Marcianò???.........
Vengono presi degli spezzoni di frasi qua e là e riassemblati a piacimento per ottenere il proprio scopo. Questi mentecatti sono stati le fonti scientifiche (leggi disinformative) di Maria Heibel, dei Verdi della Toscana (compresi anche tutti gli altri gonzi di TE) che oltretutto non si sono sprecati a cercare alla fonte, loro no, gli sono bastate le affermazioni e le spiegazioni di quattro cialtroni (complimenti Dott. Romanelli ed ex Ass. Del Lungo....... poi vi lamentate se, come partito dei Verdi, siete scomparsi dal panorama politico italiano ed europeo....... il prossimo passo quale è, scomparire anche dalle realtà Comunali?).

Ma vediamo di dargli ugualmente una mano (tempo sprecato ma lo faccio lo stesso).

Se si volesse verificare se quelle che si vedono in quota sono scie di condensa o altro, ci dobbiamo chiedere:
  1. sussistono le condizioni per la formazione delle scie di condensa, e se si, a quale quota?
  2. a quale quota sta viaggiando l'aereomobile che rilascia la scia incriminata?
Per tale verifica, come già visto nella prima parte del Post, si utilizza la teoria scientifica che spiega la termodinamica della formazione delle scie (Appleman, 1953)[1].
Tale teoria è nata tra gli anni 40 e 50 ed è stata sviluppata per prevedere la formazione delle scie di condensa sin dalla seconda guerra mondiale. Le scie di condensa permettono infatti alle forze nemiche di identificare un velivolo......... è inutile utilizzare una tecnologia Stealth se poi l'aereo lascia una scia persistente, il nemico si divertirebbe con il tiro al bersaglio. Quindi vista anche la guerra fredda in atto all'epoca, gli americani hanno studiato il fenomeno per cercare di diminuire la possibilità di localizzazione dei loro aerei. Così nel 1953 H. Appleman ha pubblicato un grafico (Figura 2) che può essere utilizzato per determinare, in base alla quota ed alle condizioni di temperatura e di umidità relativa dell'aria, se un Jet rilascerà o non rilascerà una scia di condensa.

Figura 2
: Diagramma di Appleman
Sull'asse x è riportata la temperatura in gradi celsius e sull'asse y è riportata la pressione in hPa (la quota). Sul grafico sono poi presenti delle curve di umidità relativa, dallo 0 al 100%.
In particolare, il grafico è diviso in tre aree (Figura 1):
  1. la prima denominata "no contrails" rappresenta l'area all'interno della quale, a prescindere dall'umidità relativa presente in atmosfera, non ci sono le condizioni per la formazione di scie di condensa
  2. la seconda, denominata "maybe contrails" rappresenta l'area all'interno della quale, le condizioni per la formazione di scie di condensa sono dipendenti dalla quantità di umidità relativa presente
  3. la terza denominata "always contrails" rappresenta l'area all'interno della quale, a prescindere dall'umidità relativa presente in atmosfera, ci sono sempre le condizioni per la formazione di scie di condensa

In base agli studi di Appleman, successivamente rivisti ed estesi negli anni '90 (Schumann, 1996)[2] le scie di condensazione di aereo si possono quindi formare, se la temperatura è abbastanza bassa:
  • a qualsiasi valore di umidità relativa, quindi anche a umidità relativa dello 0%
  • a qualsiasi quota,
In linea di principio quindi, se la temperatura è sufficientemente bassa ed in base ai valori di umidità relativa presente, l'umidità presente nello scarico dei motori è sufficiente per produrre una scia di condensazione anche a quota terreno (come si può vedere nel video girato dagli studenti a Fairbanks in Alaska a -45 °C e presente nel Blog di Ann@).
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Domanda n°1: sussistono le condizioni per la formazione delle scie di condensa, e se si, a quale quota?

La prima cosa che ci dobbiamo chiedere, quindi, è se a Firenze il 31/7 alle 12.00 con 35°C a terra ci potevano essere le condizioni per la formazione delle scie di condensa.
Il metodo di calcolo è ben spiegato qui e qui sul sito di Massimo Santacroce (al quale rimando per approfondimenti e per tutta la bibliografia del caso).

Successivamente, al posto delle sensazioni eteree della Heibel o dei dati a terra, da lei riportati, dobbiamo utilizzare i dati delle radiosonde disponibili qui.
Le radiosonde sono uno degli strumenti più utilizzati dai meteorologi per acquisire informazioni (radiosondaggi) dagli strati medio - alti dell'atmosfera. La radiosonda è un piccolo apparato, sospeso da un pallone, che contiene una serie di strumenti capaci di misurare umidità relativa, temperatura, temperatura di rugiada, velocità e direzione del vento per ogni livello di pressione atmosferica.


La radiosonda "fotografa" sostanzialmente i valori in alcuni punti dell'atmosfera distanti l'uno dall'altro anche 300m. Non essendo l'atmosfera un mezzo omogeneo ed isotropo (da un punto di vista fisico), le condizioni atmosferiche possono variare nello spazio e nel tempo, anche rapidamente ed in maniera sostanziale, sia in verticale che in orizzontale.
Queste misure non ci consentono di sapere quindi cosa succede negli altri punti dello spazio alla quota misurata. Per tale motivo tali dati vanno utilizzati e sopratutto interpretati con estrema attenzione, non possono essere considerati rappresentativi per tutte le scie che vengono rilevate durante la giornata.
Per completezza dobbiamo anche ricordare che i sensori, come qualsiasi strumento di misura, non sono esenti da errori, in particolare:
  1. il sensore della temperatura ha incertezza totale di 0.5°C
  2. il sensore di umidità ha incertezza totale 5% RH. Relativamente a questo sensore dobbiamo anche ricordare che la sonda alle 12Z tende a sottostimare di circa il 10% [3], per cui dovremmo considerare anche un 10% in più di umidità relativa.
Non essendo presenti dati di radiosonde su Firenze, per verificare se potevano essere presenti le condizioni per la formazione di scie di condensa, ho scaricato i dati delle radiosonde di Linate, Pratica di Mare, Cagliari, riportando i dati di temperatura e pressione sul grafico di Appleman. Per semplicità sono stati utilizzati i dati "tal quale".


Figura 3: Radiosonda Pratica di Mare



Figura 4: Radiosonda Milano Linate


Figura 5: Radiosonda Cagliari

Una prima valutazione può essere quella che dai dati a nostra disposizione il 31 Luglio alle ore 12.00 sull'Italia centro settentrionale era presente una situazione di pressione e temperatura più o meno costante su tutta l'area interessata dalle radiosonde (più o meno dai 10000m di quota in su), e quindi i suddetti dati (temperatura/pressione) possono essere utilizzati anche per Firenze.

La seconda valutazione è che il 31 Luglio nell'area fiorentina c'erano le potenziali condizioni per la formazione di scie di condensa, infatti la curva Pressione/temperatura entra nell'area Maybe Contrails (probabilità di formazione delle scie di condensa - inizia la dipendenza dall'umidità relativa) sin dalla quota di 10075 m (280 hPa).

Se si vuole avere un dato più preciso, dobbiamo utilizzare il software di Marcovi scaricabile qui sotto:

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Il software è stato sviluppato sulla base della teoria di Appleman '53 , ampliata da Schrader '96 [4], considerando anche le varie tipologie di motori di nuova generazione con conseguente differente Contrai Factor, (fattore che dipende dalla tipologia di motore) come gia spiegato nella parte 1 del presente post. I valori utilizzati sono stati i seguenti:
  1. Per i valori di pressione e temperatura sono stati utilizzati i dati della radiosonda di milano Linate (come detto sopra, non c'erano differenze sostanziali tra tra le tre radiosonde). Per i valori a quote "non presenti" (ad es. 280 hPa, 240 hPA, 220 hPa), è stata fatta una interpolazione lineare tra il valore superiore e quello inferiore rilevato dalla sonda.
  2. Per i valori di umidità relativa, non avendo dati su Firenze, sono stati utilizzati i dati della radiosonda di Linate (come valore max di UR rilevata) e della radiosonda di Cagliari (come valore min di UR rilevata). Per i valori a quote "non presenti" (ad es. 280 hPa, 240 hPA, 220 hPa), è stata fatta la semplice media aritmetica tra il valore superiore e quello inferiore rilevato dalla sonda.
  3. per il valore del Contrail Factor è stato utilizzato CF=0.039 (High Bypass jet engines) caratteristico degli aerei con motori di ultima generazione.
I risultati sono riassunti in figura 6, mentre gli output del programma sono in figura 7.

Figura 6: Dati utilizzati e risultati ottenuti




Figura 7: Output del programma
Linate-----------------------Cagliari



Dal calcolo del programma si evince che:
  1. su Firenze, il 31 Luglio con 35°C a terra, si potevano formare le scie di condensa (teoricamente non persistenti) a partire dalla quota di circa 11100m fino ai 12200m indipendentemente dai valori di umidità relativa. Tali quote sono tranquillamente compatibili con le quote di crociera degli aerei.
  2. Nei dati presentati abbiamo valori di umidità relativa che variano dal 20% al 54%. Visti i valori utilizzati ed i risultati ottenuti, affermare quindi che per la formazione delle scie di condensa è necessario "un tasso di umidità di almeno 70%" è un'affermazione che non trova alcun riscontro nei dati reali.

Inoltre eventuali scie persistenti non risulterebbero anomale, infatti come anche evidenziato da Massimo Santacroce:
Vedere scie persistenti con umidità sottosatura potrebbe essere spiegato con errori della sonda, o con il fatto che la scia si trova in un punto dell'atmosfera diverso da quello in cui la sonda è passata, con valori di umidità diversi. Non possiamo escludere queste ipotesi.
Infine ricordiamo che esiste, come visto, anche la persistenza sotto saturazione. elemento da tenere in considerazione in questi casi (anche se questo tipi di persistenza dovrebbe essere di minuti).
In conclusione, visti i dati presentati che smentiscono in toto i millantatori Corrado Penna, Rosario Marcianò & Co., si consiglia a Maria Heibel ed ai Verdi della Toscana (Romanelli e Del Lungo) di cambiare consulenti e di verificare sempre alla fonte se non vogliono emulare i dinosauri alla fine del Cretaceo..........ovvero estinguersi.


Domanda n°2: a che quota sta volando l'aereo che rilascia la scia?

Maria Heibel, sempre per via eterea ed in preda al suo delirio paranoico, afferma che le quote sono "basse" (senza riportare alcuna misura) e quindi non possono formarsi le scie di condensa. Molto probabilmente la sua fonte è sempre TE nella persona di Rosario Marcianò che spesso afferma che gli aerei
  1. volano su Sanremo ad una quota compresa tra i 1000m ed i 5000m
  2. rilasciano sostanze non convenzionali tramite scia e che fanno "on" quando passano sul suo quartiere e fanno "off" quando escono
come dire............ una certezza dal punto di vista dell'onestà intellettuale.

Ricordiamo inoltre al sagace lettore che Rosario Marcianò (Straker in rete e gestore del sito TE), pur essendo un felice possessore di:

Un decoder di segnali trasponder, l'Airnav Radar Box, in grado di ricevere e tracciare la posizione di un 70% (al momento del post) dei velivoli passanti entro parecchie decine di chilometri da Sanremo




Una videocamera digitale Samsung VP X-300L, non piu' in produzione ma sempre un bell'aggeggino, zoom fisico 10X, sensore da 0,8 Mpixel




Una webcam wireless, sensore da 0,3 Mpixel, 30 fps




Un telemetro laser di ottima marca, portata 2500 metri




Forse un telemetro laser di ottima marca, portata 4000 metri, zoom fisso 7X.



non ha mai dimostrato le affermazioni che ha scritto e detto, e per far credere alle sue bufale sulla teoria delle scie chimiche ha sempre falsificato tutte le prove da lui prodotte.
In particolare si ricorda che:
  1. Le prove "occhiometriche" (o eteree alla Matia Heibel, alla fratelli Ramone, alla Arturo, alla Mike ecc ecc) portate con i filmati a mezzo telecamere, sono stati confutati da Marcovi, qui e qui
  2. La prova portata attraverso l'uso di telecamere abbinate all'Airnav Radar Box è stata da lui falsificata e sbufalata da Orsovolante
  3. La prova portata attraverso l'uso di telecamere abbinate al telemetro è stata da lui falsificata e sbufalata da Axlman (riassunto qui di Paolo Attivissimo, o qui da Rucola)
  4. I calcoli da lui effettuati con l'uso della trigonometria sono risultati sbagliati per carenze matematiche di base (vedi qui, qui, qui, qui e qui)..... ma d'altronde cosa ci si può aspettare da uno che si è laureato con Photoshop... eh eh eh
Come dire.......... una bella Carta d'Identità...... si ma di Cialtrone!!
Quindi i dati di Rosario Marcianò, Corrado Penna, Zret, Mike e tutti gli altri Gonzi non sono minimamente attendibili.

Allo stato attuale, per verificare la quota di volo di un aereo che sta rilasciando una scia ritengo innanzitutto che tali verifiche debbano essere effettuate:
  1. tramite un metodo di stima della quota dell'aereomobile che possa permettere di ripetere le misure anche da persone differenti in tempi diversi
  2. in un area coperta dai radiosondaggi (Milano, Cagliari, Roma etc) per avere a disposizione i dati in quota di pressione, temperatura ed umidità relativa che possano essere minimamente significativi
  3. possibilmente nel periodo temporale più vicino al momento in cui le radiosonde eseguono le misure
Una volta verificate le condizioni di cui sopra, ritengo che la stima della quota dell'areomobile possa essere effettuata in soli due modi:
  1. il primo, più costoso, attraverso l'AirNav, che permette di leggere i dati del trasponder dell'aereomobile. Di contro non tutti i trasponder possono essere letti.
  2. il secondo attraverso una macchina fotografica con il metodo indicato da Massimo Santacroce
Una volta che è stata stimata la quota, viene verificato attraverso il grafico di Appleman '53 ed il programma di Marcovi derivato da Schrader '96 se a quella quota è possibile la formazione di scie di condensa.
Se alla quota di volo stimata non è prevista la formazione di scie, solo allora siamo di fronte a una possibile anomalia su cui investigare (per capire se è un errore dei dati misurati o altro).

Se ci fossero inesattezze e/o errori segnalatemi e li correggerò.

Saluti

Fioba


Per chi vuole approfondire:

http://sciemilano.blogspot.com/2009/03/come-verificare-se-esistono-le.html
http://sciemilano.blogspot.com/2008/02/il-riconoscimento-del-modello-di-un.html
http://weather.uwyo.edu/upperair/sounding.html
http://asd-www.larc.nasa.gov/GLOBE/resources/activities/appleman_student.html
http://ilcielosuvicenza.blogspot.com/2009/03/calcolo-della-temperatura-critica-per.html
http://ilcielosuvicenza.blogspot.com/2009/05/contrails-forecasting-aggiornamento.html
http://radicedimenouno.blogspot.com/search/label/Appleman
http://giannicomoretto.blogspot.com/2009/03/penne-e-scie.html



Bibliografia
[1] Appleman, H. S. 1953: The Formation of Exhaust Condensation Trails by Jet Aircraft, Bulletin American Meteorological Society, 34, p 14-20.
[2] Schumann, U. 1996: On conditions for contrail formation from aircraft exhausts, Meteorol. Zeitschrift, 5, p 4-23.
[3] V. O. John and S. A. Buehler. Comparison of microwave satellite humidity data and radiosondeprofiles: A survey of European stations. Atmos. Chem. Phys., 5, 1843–1853, 2005
[4] Mark L. Schrader 1996. Calculation of Aircraft Contrail Formation Critica Temperature.

lunedì 10 agosto 2009

L'umidità relativa, Appleman...... questi sconosciuti. Parte 1

L'ignoranza è una brutta bestia, ma a Corrado Penna (sedicente "fisico") e a Rosario Marcianò (favoloso mentecatto) sembra non importare.
In un post sul sito ciofeca (qui) parlando della formazione delle scie di condensa (in grassetto i miei commenti e quelli presenti sul post di Straker Enemy) scrive :


(omissis).....
Come mai allora ci si affida a quel diagramma (Appleman ndr) (secondo il quale a volte ci potrebbero essere scie di condensa anche con bassa umidità relativa)
Perchè la fisica del vapore acqueo non è cambiata negli ultimi 50 anni. Per tenere conto dei nuovi motori si cambia il contrail factor, ma le equazioni restano uguali (dal commento di markogts)


e non si fa riferimento, invece, a studi più recenti (e quindi certamente più affidabili)
Mai sentito parlare di Schumann, Chlond, Gierens? (dal commento di markogts)


nei quali si insiste sul fatto che la scia di condensa si forma, solo quando si arriva alla saturazione dell'umidità?
Proprio non ci arriva. ANCHE APPLEMAN PARTE DAL PRESUPPOSTO CHE LA SCIA SI FORMA SOLO QUANDO SI ARRIVA ALLA SATURAZIONE DELL'UMIDITA'. Solo che si parla di saturazione nella MISCELA di aria ambiente e gas di scarico, non della sola aria ambiente. La miscela raggiunge facilmente la saturazione ed ecco che la scia si FORMA facilmente. Se l'aria ambiente è pure lei satura, la miscela non può USCIRE dalla saturazione, e dunque la scia persiste. (dal commento di markogts)


A tale proposito, si può citare una fonte non sospetta, ovvero un documento dell'aviazione statunitense del 1975 (Aviation weather) nel quale viene testualmente affermato a pagina 144 quanto segue:
“The exhaust contrail is formed by the addition to the atmosphere of sufficient water vapor from aircraft exhaust gases to cause saturation or super-saturation of the air. Since heat is also added to the atmosphere in the wake on an aircraft, the addition of water vapor must be of such magnitude that it saturates or supersaturates the atmosphere in spite of the added heat”.
Ovvero:
“La scia di condensa del vapore fuoriuscito dal motore si forma a causa dell'immissione nell'atmosfera di vapore acqueo aggiunto dai motori dell'aereo in quantità sufficiente da causare la saturazione o sovrassaturazione dell'aria. Dal momento che l'atmosfera è anche surriscaldata dal motore dell'aereo, il vapore aggiunto deve essere di tale entità da saturare o sovrassaturare l'atmosfera, nonostante tale calore aggiuntivo”.
QUESTO NON E' IL TESTO ORIGINALE !!!! Il testo originale è QUI e QUI , sempre bene verificare la fonte delle minchiate di Stracchinen e del ridicolo fisico cepoide Penna. Comparando infatti il testo originale con quello del Penna (da lui ricopiato dal blog di Pirata Pantani alias Franco Scarpa) risulta chiara l'operazione di disinformazione: vengono apportate delle piccole modifiche al testo in maniera da cambiarne il significato (come ha ben sbufalato Nico). Sono veramente una massa di disinformatori ignoranti.


Come si potrebbe arrivare alla saturazione/sovrassaturazione del vapore partendo da un'umidità relativa molto bassa?
Con l'umidità prodotta dalla combustione di IDROcarburi. (dal commento di markogts)
Io aggiungerei anche che il sedicente fisico (come il fantastico cialtrone qui e qui) non sembra conoscere la definizione di umidità relativa.
L'umidità relativa (si misura in percentuale) è il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuto in una massa d'aria e la quantità massima di vapore acqueo che la stessa massa d'aria riesce a contenere nelle stesse condizioni di temperatura e pressione (saturazione).

dove "e" = pressione del vapore in aria (hPa), "T" = temperatura dell'aria (°C) e "UR" = umidità relativa dell'aria

Se l'umidità relativa è al 100% non significa che c'è solo acqua, ma che quella massa d'aria contiene la massima quantità di umidità contenibile in quelle condizioni. Quando l'umidità relativa dell'aria raggiunge il 100%, l'eccesso di vapor acqueo condensa in minuscole goccioline d'acqua e si assiste alla formazione di una nube. La quantità di vapore che può essere contenuta da una massa d'aria è fortemente influenzato dalla temperatura, infatti diminuisce al diminuire della temperatura (pensate quando si "alita" in inverno), e, a pressione livello terreno, diventa nulla a -40 °C.


Sostanzialmente:

  • conoscendo solamente il valore dell'umidità relativa non possiamo risalire a quale sia la reale quantità di vapore presente nella massa d'aria
  • con la stessa pressione di vapore (ovvero con la stessa quantità di vapore nell'aria) l'umidità relativa a temperature basse mostra valori maggiori in quanto la pressione del vapore saturo è minore.
Quindi il sedicente fisico dovrebbe andare un pochino a ripetizione.... magari iniziando da qui sempre che se si ricordi come leggere delle formule matematiche ...... eh eh eh


(omissis).....
Molto interessante è anche la questione (citata in Aviation Weather) del calore dei motori degli aerei che surriscaldano l'aria, contribuendo ad inibire la formazione delle scie di condensa. Come si può verificare leggendo questo documento sulla storia del volo, sul finire degli anni '40 vanno in pensione i vecchi motori a scoppio ed inizia l'era dei turboreattori, ovvero degli aerei denominati aviogetti (o, con terminologia inglese, jets), e, a mano a mano che progredisce la tecnologia delle leghe metalliche, si rendono disponibili materiali sempre più refrattari al calore che permettono di costruire motori più potenti: sono motori che sviluppano più energia e che riscaldano di più.
Il sunnominato diagramma di Appleman è per l'appunto del 1953 e, dopo 20 anni di progressi e di cambiamenti nella motoristica, l'aviazione statunitense si affida a ben altri strumenti per valutare la formazione di scie di condensa, anche perché i motori sempre più potenti scaldano sempre di più: il calore aggiunto agisce in modo da inibire maggiormente il fenomeno delle scie di condensa (che non per niente si formano, quando la temperatura esterna è di molto inferiore agli zero gradi centigradi).
Dunque un fisico che non conosce nemmeno il secondo principio della termodinamica. Maggior efficienza, maggiori temperature in camera di combustione significano MINORI temperature allo scarico. Il gas non lo scaldiamo per gioco, ma per fargli fare un lavoro. Come si fa a fare errori così grossolani se si è laureati in fisica? (dal commento di markogts)
Quindi man mano che con la tecnologia si migliora l'efficienza dei motori, aumentano le possibilità che si possano formare le scie di condensa. Si ........decisamente sembra che il "sedicente fisico" si sia laureato con CEPU.

Si fa inoltre notare al lettore che questo argomento era stato già trattato qui da Marcovi, (al quale rimando per approfondimenti e per tutta la bibliografia scientifica del caso) il quale spiega correttamente che Appleman, nel '53 considerava un Contrail Factor (calcolato in base alla massa di vapore acqueo rilasciato dagli scarichi, dal calore dell'area ad una data pressione costante e dall'energia totale rilasciata dal motore) costante. Visto che oggi ci sono tre tipologie di motori di aereo che possono produrre scie di condensa, a queste tre tipologie corrispondono altrettanti "Contrail Factor" (CF) che fanno variare la temperatura critica per una data pressione atmosferica e umidità relativa:

  1. NON BYPASS propeller engines (CF=0.0300)
  2. LOW BYPASS jet engines (CF=0.0340) caratteristici degli aerei costruiti negli anni '70 (es. MD80, Boeing 707)
  3. HIGH BYPASS jet engines (CF=0.039) caratteristici degli aerei di ultima generazione sia commeciali che di trasporto militare
Il Contrail Factor utilizzato da Appleman '53 è pari a 0.0336 g/Kg K^(-1). Da questi valori di CF si evince che un valore più alto di CF corrisponde una maggiore temperatura critica con conseguente possibilità di formazione di scie di condensa a quote più basse rispetto a quanto indicato da Appleman, quindi dagli aerei di ultima generazione (vedi Figura 1). In buona sostanza oggi le scie di condensa sono NORMALMENTE più frequenti rispetto agli anni passati.
Per chi ha voglia di guardarsi tutta la trattazione matematica, si rimanda al Blog di Cuorenero.

Figura 1
........(omissis)

Bon, questo era il post del fisicoide (continuava, ma sinceramente mi basta commentare quanto sopra), un mix di disinformazione, manipolazione di notizie e nozioni che eludono dai principi fondamentali della fisica......... ed è pure laureato in fisica ed insegna in un liceo !!
Che tristezza, mi viene solo da pensare..... poveri alunni!!! Speriamo almeno che abbiano più testa loro del loro insegnante.

Fine parte 1 - Se ci sono inesattezze e/o errori segnalatemi e li correggerò.

Ciao

Massimo


giovedì 6 agosto 2009

Goodbye Blue Sky

Post aggiornato in fondo - 08/08/2009
Il nostro Strakkinen nazionale con le sue bufale (leggi stronzate) mi sta annoiando, se fa così il perlone 2009 non ha storia.
Continua a fare il fascista, l'incoerente, l'ignorante (vedi negli ultimi post di nico).... insomma è sempre il solito, l'evoluzione è una cosa a lui sconosciuta.
Sono appena tornato dal Salento dalle ferie e spulciando tra i suoi ultimi post (in Puglia avevo molto di meglio da fare) ho notato che Rosy in un suo post (qui) cita un brano dei Pink Floyd del 1979 chiamato "Goodbye Blue Sky" (dall'album "The Wall"):


Tralasciando la traduzione corretta (non tanto per la sua conoscenza della lingua inglese ma per la sua maestria nel fare il copia incollaro - probabilmente da qui), questo testo viene utilizzato a supporto delle scie comiche.
Faccio una domanda, ma se le scie comiche vengono fatte risalire ai primi anni novanta:
  • perchè viene utilizzato un testo di undici anni prima?
  • perchè viene utilizzato un testo (associato ad un bellissimo film che ho visto al cinema quando è uscito) che parla di bombardamenti della seconda mondiale (qualcosa di tremendamente vero a differenza delle scie comiche dei fratelli marcianò)?
  • perchè vengono usate parole che non c'entrano niente con le scie comiche????
Sono andato a spulciare su Wiki per verificare i miei ricordi, ed infatti:

" (omissis).... Il brano dura circa 2 minuti e 45 secondi. È introdotto dal suono di alcuni uccelli che cinguettano e dalla frase "Look mummy, there's an aeroplane up in the sky!", pronunciato da un bambino. Durante tutta la canzone una chitarra acustica e, in alcune sezioni, un coro accompagnano la voce di David Gilmour. La canzone inizia con un tono tranquillo e sereno, ma, man mano che va avanti, assume un tono sempre più aspro e sinistro. Durante gli ultimi secondi del brano si sentono distintamente rumori di un aereoporto. .......(omissis)
Nel film Pink Floyd The Wall il filmato consiste in una serie di animazioni create da Gerald Scarfe. Solo la prima scena è filmata nella realtà.
Il filmato inizia con l'immagine di un colomba in un giardino di una casa che, inseguita da un gatto, vola via. Da questo punto in poi il filmato è interamente composto da animazioni. La colomba esplode violentemente nel cielo e viene rimpiazzata dall'aquila simbolo del terzo reich (Reichsadler). Questo uccello che viene rappresentato molto simile ad un aereo sorvola il territorio inglese e strappa letteralmente un pezzo di una città dal suolo, dal quale esce del sangue. Nella scena seguente appare un gigantesco worm, ossia un gigantesco verme, dal terreno, che si trasforma in una sorta di gigantesco robot dal quale escono aerei da guerra che bombardano Londra. Probabilmente la scena si riferisce al Blitz, la guerra lampo che i tedeschi combatterono sul suolo inglese dal 7 settembre 1940 al 10 maggio 1941. La scena cambia inquadrando persone nude che indossano una maschera antigas (the frightened ones cioè gli spaventati) e che cercano di rifugiarsi dove possono.
Nelle scene successive viene sottolineata la distruzione che la guerra ha portato al Regno Unito: la bandiera britannica e gli aerei militari si trasformano in croci e l'aquila nazista ride guardando le rovine della città. Il filmato termina con la colomba che lo ha aperto, che vola tra scheletri in divisa, simbolo degli aviatori inglesi caduti, il cui sangue rifluisce in una fogna. ....(omissis)"

Ma secondo voi Rosy.... ha mai visto il film?..... si è mai fermato ad ascoltare veramente l'album?
Noi di Boyager pensiamo di no...eh eh eh.
Che dire, sapere che Strakkinen cita i Pink Floyd (brrrrrr rabbrividiamo) mi fa pensare ad un asino che mangia all'Enoteca Pinchiorri. .....Insomma, come dare le perle ai porci.
Per chi non l'avesse visto....... Here it is:



Infine un pensiero (guardate QUI) all'invidia di Strakkinen verso chi la laurea la suda e la prende veramente (complimenti Pierluigi) e non se la costruisce FALSA con Photoshop (come ha fatto il nostro mentecatten)

Ciao a tutti

Fioba

AGGIORNAMENTO

Anche la pesudo ambientalista-verdina Heibel ha commentato il post inserendo un link:

Chiaramente come in tutti i post che scrive le sue fonti sono solo internet (specialmente siti complottisti), i libri di testo probabilmente non ha neanche idea di cosa siano (visto che la definisce "ottima pagina").
Curioso come sono sono andato a vedere il link..... classica minchiata scia-comica e per di più con Goobye Blue Sky in sottofondo musicale......
Poveri Pink Floyd, la loro musica violentata e usata a supporto del credo della sacra setta delle scie comiche da dei mentecatti.

Ciao (me ne vado al mare)

Massimo

PS Preciso che con i miei post non intendo denigrare chi cerca di studiare seriamente il fenomeno (es. Rucola, Darko ecc.).



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