lunedì 9 febbraio 2009

Ciao Eluana...........

.......Hai finalmente trovato la pace.


Non ho scritto prima per rispetto di Eluana e dei suoi familiari.

Te ne sei andata prima di un becero sciacallaggio politico che ti ha usata per la schiavitù del Governo dal vaticano (con il ddl dovevano farsi perdonare i recente decreto sulla sicurezza contro gli immigrati), che ti ha usato per nascondere i veri problebli del paese (una crisi finanziaria con incentivi dati solo al settore auto senza nessun ammortizzatore per i poveri cristi che non arrivano alla fine del mese), che ti ha usato per imporre una decretazione di urgenza, anticamera di una democrazia autoritaria per accentrare tutti i poteri nella mani del Premier, in un clima di paura costante, esautorando de facto il parlamento italiano (cosa che io chiamo dittatura).


E' la fine di una strumentalizzazione indegna nei tuoi confronti e nei confronti dei tuoi familiari.


9 commenti:

  1. Sottoscrivo. Vorrei aggiungere qualcosa, ma di fronte allo starnazzare che sento in queste ore preferisco restare in vigile silenzio...

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  2. Ho scritto ai vari giornali e telegiornali dicendo loro che sono degli sciacalli, delle merde che speculano sul dolore di una famiglia per gli ascolti, che fanno di un dramma umano un macabro reality.

    Non pubblicheranno mai i miei messaggi, ma li avranno letti di sicuro.

    Alla famiglia auguro di riuscire a trovare un minimo di pace e serenita'.

    Agli sciacalli, a Mimun, a Riotta, a Fede, a Vespa, a tutti i loro colleghi il piu' sentito VAFFANCULO!

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  3. Per fortuna lavoro all'aperto in questi giorni.

    Finalmente e' morta. Del tutto. La sofferenza sia sua che dei suoi cari e' finita.

    Per gli altri trovo appropriata l'ultima parola del messaggio di eSSSe.

    Saluti
    Hanmar

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  4. Non posso che sottoscrivere l'intervento e commenti da voi fatti.... e tremare alle leggi fasciste che stanno per essere varate: avete sentito quelle sul testamento biologico (obbligo di terapia) e sull'obbligo di insegnamento della superiorità del cristianesimo (ci sono passaggi della proposta di legge agghiacciantemente espliciti sulla superiorità del cristianesimo su tutte le altre religlioni)?
    Stiamo andando a finire molto male, fra un po' terremo compagnia a Tehran.

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  5. Ciao Hanmar (e anche tutti gli altri).
    Hai espresso una cosa nel tuo commento che mi frulla in testa da alcuni giorni.
    "Finalmente e' morta. Del tutto."

    Io non so se questa poveretta fosse morta diciassette anni fa o due giorni fa.
    E non lo voglio sapere.
    Non ho gli strumenti per stabilirlo: credo che nessuno li abbia e mi farebbe paura se esistessero.

    Tralasciamo tutto il teatrino ben sintetizzato da eSSSe.
    Se guardiamo solo alla gente in buona fede su entrambe le barricate (perche' purtroppo di barricate si e' trattato), penso che la loro contrapposizione e tutta l'incertezza di questa vicenda sia nata anche da un errore di impostazione, da un pregiudizio culturale.

    Noi siamo portati a categorizzare le cose in maniera netta e precisa. Non ci piacciono le sfumature.
    Una persona e' viva o morta.
    Un feto e' una persona od un ammasso di cellule.
    Un essere e' un uomo od un animale.

    A quanto pare, alla scala dei fenomeni biologici (e umani), la natura lavora invece per continui, per gradazioni, sfumature.

    Le nostre categorie vanno bene agli estremi: nei casi non ambigui. In mezzo, a processo in corso, la nostra abitudine alle etichette non ci rende un buon servizio: restiamo senza gli strumenti per capire.

    Secondo la legge corrente, questa poveretta non era morta: la morte cerebrale si ha quando TUTTO il cervello non funziona piu' (piu' precisamente, quando il tronco encefalico e' morto).
    Che va bene dal punto di vista del legislatore: un qualche paletto bisogna pur metterlo.

    Che dentro quel cervello albergasse ancora una coscienza, che in quel corpo ci fosse "qualcuno", pero', mi sembra difficle da sostenere.

    Quante funzioni superiori devono mancare perche' una coscienza sparisca, perche' una persona muoia?

    E' come chiedersi quanti granelli di sabbia fanno una duna.
    Uno sicuramente no. Dodici miliardi sicuramente si.
    Ma due milioni?
    O due milioni e novecentosettantaquattromila?

    Penso che questa poveretta stesse morendo da diciassette anni.

    Io sono credente.
    Dove e' stata la sua anima per questi diciassette anni?

    E' la risposta a questa domanda che mi fa paura.
    E che non potremo mai avere.
    Siccome non potremo mai averla, che ognuno possa decidere per se, secondo la propria coscienza. Fin che ne ha ancora una ragionevolmente funzionante.
    Si chiama libero arbitrio.

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  6. Anch'io parlo solo ora, con un groppo alla gola, e ho scritto quel che penso cercando di non riferirmi ad una persona, ma ad idee generali.

    Condivido in pieno la conclusione di Dario. Non posso sapere cosa sia "giusto" fare. Ho sempre paura di chi sa cosa è giusto, anche per me.

    Quel che mi preme e' che in una situazione in cui potrei trovarmi anch'io, nessuno decida per me. Né nel senso di "staccarmi la spina" per sbarazzarmi di me che ancora posso svegliarmi (credo che le reazioni scomposte di molte persone derivino da questa paura), né in quello di continuare ad oltranza cure che io ho detto chiaramente di non volere, in una situazione in cui non servono più a nulla (secondo me).

    Non so cosa avrei fatto al posto di Eluana, ma l'unica che poteva decidere era lei, o chi conosceva bene cosa lei aveva deciso in passato. L'unica cosa che posso fare, come cattolico, è pregare per loro.

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  7. Rispondo con questo: il giuramento di Ippocrate
    "Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest'arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro.
    Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio; mi asterrò dal recar danno e offesa.
    [b]Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.[/b]
    Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. [b]Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività.[/]
    In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l'altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.
    Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell'esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili.
    E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro"


    Perchè è interessante?
    Il male della pietra erano i calcoli renali, un male dolorosissimo, quasi sempre mortale in quei tempi e la cui cura è arrivata solo nel secolo scorso.
    E' evidente il concetto innovativo espresso nel giuramento di Ippocrate: la ricerca scientifica (aspetto che sfugge anche ai governi nostrani).
    Quel concetto ha portato la medicina a trovare una cura per il male della pietra, e non di certo perseguendo la strada dell'eutanasia che avrebbe risolto il problema uccidendo l'uomo.

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  8. Quindi se il male della pietra odierno è lo stato vegetativo e ciò che fa decidere per l'eutanasia è l'ignoranza del cittadino italiano medio verso le ricerche scientifiche cosa si potrebbe dire? si può dire per esempio che la natura umana è costituita da un cervello in cui alcune parti sono adibite ai ricordi, ed altre ai comportamenti (corteccia cerebrale).
    I danni alla corteccia cerebrale non implicano che la persona in stato vegetativo abbia perso anche la parte adibita ai ricordi che costituisce l' "ego". Ne consegue che molto più saggio sarebbe ricercare come "riparare" i danni cerebrali alla corteccia, dopo di chè si presentano due possibili situazioni: una vede la persona costituità da volontà e ricordo tornare a relazionarsi con il mondo attraverso la sua corteccia cerebrale, l'altra vede una nuova persona tornare a relazionarsi e crescere nel mondo.

    Facciamo un esempio: in Sudafrica ai tempi del primo trapianto di cuore, la legge di tutte le nazioni cosnideravano morto l'individuo quando il suo cuore smetteva di battere. Ciò impediva in qualsiasi nazione di eseguire un trapianto di cuore perchè tecnicamente sarebbe stato un intervento fra due persone morte in arresto cardiaco. Certo sarebbe stato molto più semplice applicare loro l'eutanasia.
    Il primo stato a modificare questa legge fu per l'appunto il sudafrica, introducendo una serie di esami che vagliassero per l'appunto le risposte del cervello a sollecitazioni esterne. In questa definizione di individuo vivo, poi ripresa da molte altre nazioni, un individuo non era considerato morto anche se il suo cuore smetteva di battere.
    Oggi con lo stato vegetativo ci si trova di fronte al medesimo problema. Un individuo/organismo umano viene considerato morto quando smette di relazionarsi con alcuni test del medico. Le ricerche per curare tessuti danneggiati esistono...ma una massa di sinistroidi politicizzati sono assolutamente convinti che sia evoluto uccidere il paziente.

    Infine uno degli aspetti più pericolosi dell'eutanasia è consegnare in mano ad un medico (piazzato dal padre professore universitario o dal politico mafioso di fiducia) la facoltà di uccidere.
    Un bel coma farmacologico (senza far risultare i farmaci somministrati) e si può ammazzare chiunque...un ottimo strumento in mano alla mafia per eliminare gli avversari.

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