Post aggiornato in data 04/06/2009
E ci risiamo, il Dott. Stefano Montanari, ricercatore di fama internazionale che tra le tante ricerche si occupa assieme alla moglie degli effetti dell'uranio impoverito sui nostri militari in missioni all'estero, viene ritirato in ballo un'altra volta sul sito del Morgellone capo per le scie chimiche. In particolare un ascoltatore di Controradio (nick in rete Pinco Ramone
Uno scoop ........ Segue Straker detto o' cialtrone, praticamente un fallito nella vita:
Seguita Pinco Ramone:
Risponde scettico Straker
Chiaramente non poteva mancare il redivivo arturo detto o' paranoioco (ps, tanto per non dimenticare artuurooo...... PUPPA!!!) che se non spara la sua stronzata quotidiana e non diffama qualcuno non è contento:
La discussione continua poi qui, dove sull'argomento interviene anche Zret, o' professore:
- o ha cambiato rotta, forse ha delle evidenze scientifiche od analisi che gli hanno fatto cambiar idea
- o forse non è tutto oro quel che luccica, ovvero come al solito vengono distorti i fatti dai Gonzi servi di Sterker
Il Dott. Montanari, molto gentilmente, risponde (autorizzandomi a pubblicare integralmente il contenuto della sua risposta):
Ma vediamo entrambi i testi:
1) PINCO RAMONE
".......(omissis)
Questo fine settimana ho avuto modo di parlare, davanti a numerosi testimoni, con Montanari, quello delle nanopolveri, amico di Grillo. bene, ha tranquillamente ammesso che "ma non c'è alcun dubbio, quelle scie che si intrecciano e creano reticoli sono 'chimiche'!! non c'è alcuna probabilità che siano semplici scie di condensa."
" (omissis).........
2) DOTT. STEFANO MONTANARI
"___________________________________________________
Per prima cosa, io non capisco perché mi si etichetti come “amico di Beppe Grillo”. Poi quello che ho detto è semplicemente un’osservazione che, e ci ho tenuto molto a sottolinearlo, non ha alcuna base scientifica ma è la semplice osservazione che può fare qualunque uomo della strada, come sono io quando non ho dati a disposizione. Ciò che ho detto è che ci sono momenti, e uno è stato venerdì scorso intorno a mezzogiorno mentre passavo vicino ad Ancona, in cui il cielo è solcato da decine di scie che si formano a quote talmente basse che è possibile distinguere distintamente certi particolari degli aerei. Ho poi affermato quello che ho già detto centinaia di volte: fino a che mi si porteranno sacchetti di polvere che si pretende caduta da quelle scie contro ogni metodo scientifico e io, dopo averle analizzate, non potrò altro che dire che si tratta di comunissima polvere ambientale, non avrò materiale per prendere alcuna posizione. Purtroppo io vengo tirato in ballo da una miriade di psicotici (il sig. Pinco Ramone non c’entra) che pretendono che io affermi, senza disporre della minima prova che io possa controllare di persona, che nelle scie di certi aerei ci sono sostanze come il bario e l’alluminio (comunissime nelle polveri ambientali) gettate apposta per loschi fini. Ripeto: non ho prove per affermare o per contraddire e mi limito ad osservare agnosticamente. Dunque, non sono la persona giusta da tirare in ballo, e dico questo per pura onestà intellettuale e per non cadere nel grottesco di certi tuttologi che parlano a vanvera di qualsiasi argomento. Io mi occupo di scienza. Anzi, mi occupo di una fettina di scienza, e fino a che non mi si permetterà di analizzare materiale proveniente senza dubbio possibile da quelle scie non avrò materia di discussione. Questo ho ripetuto ancora una volta, sempre sperando, ma evidentemente invano, che fosse l’ultima. Io continuo a chiedere che cosa si pretenda da me, disponendo io di una metodologia e di un’attrezzatura assolutamente non in grado di analizzare materiali che io non possa mettere sotto il microscopio elettronico. Alla domanda non ho mai ottenuto altra risposta se non reazioni del tutto irrazionali dove si arriva all’imbecillità assoluta di affermare che io, chissà per quale arcana ragione, voglio nascondere il problema. Stefano Montanari"
___________________________________________________"
Come si può vedere, il Dott. Montanari non ha mai affermato quanto riportato da Pinco Ramone ma si riferiva a pensieri che potrebbe avere un qualsiasi "uomo della strada", senza quindi alcun rigore scientifico, rigore al quale il Dott. Montanari si attiene strettamente.
Come al solito si distorce la vera informazione per farne falsa informazione. E poi chi sarebbero i disinformatori......???? Ma fatemi il piacere, siete solo dei perecottari (mi scuso con la categoria per l'offesa di essere associati a Straker & Gonzi).
Ma dico io, come si fa a mettere in bocca parole non dette ad un tale personaggio??? Ma non vi vergognate? Fate sempre le solite figure di mer...
FAREBBERO DI TUTTO PER VENDERE QUALCHE LIBRO O DUE DVD!!
SE AVETE DUBBI, CONSULTATE LA RETE DI DEBUNKING QUI A LATO (OLTRE AL PRESENTE BLOG), LEGGETE E POI VALUTATE VOI CON CHI AVETE A CHE FARE ED A CHI VOLETE CREDERE.
Comunque per la cronaca, l'effetto di vedere un oggetto più vicino di quello che sembra può dipendere da due fattori (grazie a Gianni Comoretto ed a Markogts):
- il primo è l'"effetto lente dell'atmosfera", si potrebbe dire che è una aberrazione ottica creata dall'atmosfera stessa per un effetto di rifrazione dei raggi. Tale effetto si manifesta in genere molto vicino all'orizzonte (quindi spiegazione probabilmente non utilizzabile in questi casi)
- il secondo si chiama "illusione di Ponzo". Sono un paio di milioni di anni che il nostro sistema occhi-mente si allena a vedere "animali nella foresta", quindi oggetti di dimensioni molto note in un ambiente pieno di riferimenti (alberi, cespugli, sassi ecc). Usare lo stesso sistema per valutare la distanza di oggetti non naturali (aerei) senza riferimenti visivi (cielo) porta a stime errate. E' per questo che gli aerei volano con radar, transponder, luci anticollisione e TCAS e sotto costante controllo da terra: nemmeno i piloti professionisti riescono a sfuggire a questa "tara genetica". Tanto per dare qualche dimensione, un 747 a 10 km ha le dimensioni di un semaforo visto a 100 metri e si distinguono i particolari. Un MD80 o 737 e' grande circa la meta', ma un semaforo a 200 metri lo si riesce a distinguere ugualmente
Ciao
Fioba
Aggiornamento
Per correttezza, su richiesta e precisazione di Pepe Ramone (tramite mail personale), ho rimosso il suo nome in real life ed ho corretto le varie inesattezze presenti nel Post:
- Pepe Ramone non è Pinco Ramone
- Pinco Ramone è solo un assiduo ascoltatore di Controradio e non un dipendente
- Pepe Ramone non ha mai scritto sui Blog di Rosario Marcianò
Fioba
Primoo!
RispondiEliminaMah, più che effetto lente, io penso all'illusione di Ponzo. Sono un paio di milioni di anni che il nostro sistema occhi-mente si allena a vedere animali nella foresta, quindi oggetti di dimensioni molto note in un ambiente pieno di riferimenti (alberi, cespugli, sassi ecc). Usare lo stesso sistema per valutare la distanza di oggetti non naturali (aerei) senza riferimenti visivi (cielo) porta a stime errate di brutto e ci può cascare anche un professionista. E' per questo che gli aerei volano con radar, transponder, luci anticollisione e TCAS e sotto costante controllo da terra: nemmeno i piloti professionisti riescono a sfuggire a questa "tara genetica".
RispondiEliminaAspetto qualche altra opinione e poi le aggiungo al post.
RispondiEliminaCiao
Massimo
Mamma che sciacalli...
RispondiEliminail bello è che alcune ricerche gli scialchimisti le potrebbero fare a costo zero.
RispondiEliminaAd esempio a costo quasi zero, potrebbero calcolare, seriamente e scientificamente le quote di volo.
Dopo di che se stabilissero che le scie sono realmente a 1500 metri, con poche centinaia di euro potrebbero andare afare dei prelievi da portare al dott. Montanari.
Non lo faranno mai e noi e loro sappiamo il perché
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUn 747 a 10 km ha le dimensioni di un semaforo visto a 100 metri. Certo che ci si distinguono i particolari. Un MD80 o 737 e' grande circa la meta', ma un semaforo a 200 metri lo distinguo.
RispondiEliminaSopra Arcetri passa l'aerovia UL995. Gli aerei sono tipicamente a 12 km di quota (misurati tarando la scala della macchina fotografica), ma si vedono distintamente e si sentono pure.
Non mi risulta che l'atmosfera possa fare da lente, se non in casi molto particolari di miraggi Fata Morgana, ecc. tutti molto vicini all'orizzonte. Ma non serve.
io però vado un po' controcorrente
RispondiEliminaMontanari dice che in veste di "uomo della strada" osserva il cielo e pensa che non possono essere scie di condensa.
Io dico, non sarà il caso, di tacere quando si è in veste di "uomo della strada" specie se si è un personaggio pubblico? No perché l'uomo della strada è colui che scambia il moto apparente del sole come moto reale...
Questo tipo di ragionamenti, questo chiamare in causa il ragionamento da "uomo della strada", fatti da uno scienziato senza dubbio eccellente nel suo campo, mi fa pensare che non c'è speranza con queste scie chimiche: ci cade gente insospettabile, è una lotta persa in partenza.
Primo Montanari non è un ricercatore di fama internazionale: non c'è alcun fondamento a questa affermazione, se non auto-referenziale.
RispondiEliminaSecondo: Montanari ha bisogno di un pubblico (e già questo lo squalifica come uomo di scienza, che non ha bisogno di avere un pubblico plaudente per lavorare). Ha detto "non c'è dubbio" al complottista, per lisciarselo, poi per non sputtanarsi ha fatto un passo indietro rigirando la frittata. Fare l'equilibrista è il suo forte, e si vede.
In effetti, a distanza di 3 anni dal mio ultimo commento, anche io mi sento di dire che Montanari non è un gran scienziato... Forse non è neanche uno scienziato...
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