martedì 29 maggio 2012

Terremoto Emilia: la terra trema ancora

Questa mattina alle 9.00 (7.00 UTC) un terremoto di magnitudo Ml pari a 5.8 ha nuovamente colpito l'Emilia Romagna nell'area compresa tra Bologna, Modena e Mantova. Al momento in cui scrivo si contano 16 morti, 1 disperso e migliaia di sfollati.
Anche questo si è trattato di un terremoto di origine tettonica generato da un movimento compressivo. La profondità risulta intorno ai 10Km di profondità (più profondi di quello del 20 maggio) ed il calcolo del meccanismo focale effettuato tramite dati a larga banda della Rete Sismica Nazionale e della rete MedNet dell'INGV ha evidenziato la seguente soluzione (coerente con le precedenti):
Quindi si tratta sempre di faglie orientate mediamente est-ovest e con spostamento in direzione nord-sud. Confrontando questi dati con la geologia del sottosuolo padano si ipotizza che i terremoti siano avvenuti su dei piani di faglia immergenti verso sud.
La sequenza sismica è iniziata con l'evento del 20/05/2012 (preceduto da 4 Fore-shocks) ed è stata seguita , dall'ultimo bollettino emesso dall'INGV il 30/05/2012 alle ore 8.00, da oltre 986 repliche. Dall’inizio della sequenza,
  • gli eventi di magnitudo superiore od uguale a 5 sono stati 7;
  • quelli con magnitudo tra 4 e 5 sono stati in totale 24;
  • 134 di magnitudo compresa tra 3 e 4
  • 822 di magnitudo minore di 3.
Il grafico sotto mostra la sequenza dei terremoti avvenuti nell'area aggiornati alle ore 09.00 del 30 maggio. In viola l’andamento degli eventi dalle ore 09.00 del 29/05/2012. Fonte INGV


Il grafico sotto mostra l’andamento del numero dei terremoti per giorno dall'inizio della sequenza sismica come nell'ultimo bollettino emesso dall'INGV il 30/05/2012 alle ore 8.00.




 
Di seguito la mappa della sequenza sismica (fonte sempre INGV)


Nell'area epicentrale, nel raggio di circa 30 km, non erano presenti terremoti "storici", e i'epicentro più vicino è datato nel 1346 con magnitudo < 5. Si riporta di seguito la cartografia della sismicità registrata dall'anno 0 all'anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04 - Fonte INGV)


Qui potete seguire gli eventi sismici in tempo reale e qui potete leggere i bollettini emessi dall'INGV. E' inoltre online il Blog INGVTERREMOTI con aggiornamenti e note tecniche.


Ma a questo punto vi chiederete se sta succedendo qualcosa di anomalo o di anormale in Emilia.........

Chiaramente no! 
Infatti per il numero di scosse "maggiori", se avete un po di memoria, vi ricorderete
  1. il terremoto del friuli del 1976 (n°1 scossa a Maggio e n°1 scossa a Settembre di pari intensità e qui c'ero......)
  2. il terremoto Umbria-marche del 1997 (n°2 scosse a poche ore di distanza)
  3. il terremoto di S. Giuliano di Puglia del 2002  (n°2 scosse a poche ore di distanza)
.........e si potrebbe continuare
Ma quale può essere la causa del perdurare dello sciame sismico e dei vari eventi con magnitudo >5?
Come ho già abbondantemente spiegato (vedi i miei due post precedenti, QUI e QUI), la sorgente sismica con la quale è iniziata la sequenza sismica è la faglia ITIS07 del Data Base delle Sorgenti Sismogenetiche dell'INGV che, a causa del lento movimento del fronte compressivo tra la placca adriatica e la placca europea (che ha giustappunto la zona di cerniera sotto la Pianura Padana) il 20 maggio ha deciso "di andare a vedere come era cambiato il mondo" e  il suo spostamento ha generato il sisma di magnitudo 5.9
In base ai dati in nostro possesso, la crisi sismica in corso non può essere stata causata da una sola faglia sismogenetica a causa
  1. della presenza di numerosi eventi con magnitudo Ml >5
  2. del progressivo spostamento degli epicentri verso Ovest (non compatibile con le dimensioni della sorgente sismica identificata dall'INGV - vedi i miei due post precedenti, QUI e QUI).
Di seguito una animazione spazio-temporale della sequenza sismica in atto, aggiornata al 29/5/2012 (1 sec = 12 ore - Fonte INGV)


La spiegazione a questo punto più plausibile (in attesa di conferma dai dati INGV) è che il sisma del 20 maggio, e le successive repliche, abbiano in qualche modo perturbato l'equilibrio dell'energia elastica accumulatesi nelle formazioni rocciose, facilitando il rilascio di energia anche in altre faglie (posso ipotizzare i sismi con magnitudo Ml>5) ovvero la creazione di nuove (per il sisma con magnitudo Ml=5.8 del 29 maggio che oltretutto spiegherebbe la migrazione verso Ovest). Tale "meccanismo" potrebbe anche essere accaduto nel 1570 (terremoto di Ferrara) quando la crisi sismica, come riportato dalle cronache dell'epoca,  durò 4 anni.
Chiaramente sono tutte ipotesi, per avere qualche informazione in più dobbiamo aspettare le analisi dell'INGV.

Relativamente ai danni delle abitazioni ed ai fabbricati..........la domanda più ovvia che vi potreste fare è: Ma come sono stati costruiti?
Ed il pensiero corre a L'Aquila........
Ebbene la domanda è sbagliata, gli edifici probabilmente sono stati costruiti bene, a regola d'arte, e quindi vi dovete chiedere: Quando sono stati costruiti!
Come vi ho gia fatto vedere, la carta di pericolosita dell'INGV del 2006 (nata nel 2003 dopo il terremoto di San Giuliano del 2002) evidenzia per l'area una accelerazione attesa massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita ai suoli rigidi per il terremoto con un tempo di ritorno di 475 anni è di 0,15g.

L'accelerazione del suolo registrata, come si evince dalla fiura seguente, è stata 0,3/0,35g (il doppio di quella prevista), che corrisponde ad un terremoto con tempo di ritorno tra 800-1800 anni (coerente comunque per gli edifici strategici).


L'assenza di un database decente delle strutture sismogenetiche e l'assenza di terremoti storici ha probabilmente portato a classificare l'area a bassa pericolosità sismica (cosa che probabilmente sarà rivista..... spero).

Va bene dal 2003-2006 è così........ ma prima???
Prima del 2003 le Province di Modena e Ferrara, ovvero le aree attualmente interessate dalla crisi sismica, ovvero Finale Emilia, Modena, Mirandola, Bondeno, Carpi, Correggio, San Felice sul Panaro, ERANO CLASSIFICATE COME NON SISMICHE!! Tale classificazione era stata fatta dalla Regione (vado a memoria) mentre il vecchio ING (o il Servizio Sismico Nazionale non ricordo più) nel 1998 aveva effettuato una prima classificazione sismica del territorio nazionale, ma solo dal 2003 è stata legittamata dalla normativa.
 
Quindi antecedentemente al 2003-2006 gli edifici industriali e civili venivano costruiti in maniera che reggessero solamente il proprio peso e non sono minimamente adeguati a reggere le sollecitazioni orizzontali, dovute ai terremoti, che stanno subendo in questo momento.
Ho visto immagini dei pilastri di capannoni industriali spezzati e chiaramente in questi casi le armature del cemento armato erano decisamente sottodimensionate per le sollecitazioni subite (ma dimensionate correttamente in caso di zona non sismica).

In base a quanto sopra vorrei dare un consiglio spassionato da tecnico......
Se siete in zona epicentrale e/o avete dubbi che l'edificio possa aver accumulato danni e/o vedete lesioni nell'abitazione, NON ENTRATE IN CASA PRIMA CHE I DANNI SIANO STATI VISIONATI DA UN TECNICO ABILITATO ALLE ISPEZIONI DI VULNERABILITA'.

Per maggiori info sul terremoto dell'Emilia (dal quale attingo anche io), c'è

Ricordo la possibilità di inviare un sms (con almeno un carattere) al 45500 per donare 2 euro alle popolazioni terremotate.

Aggiornerò il post con varie amenità (previsori di turno) che si leggono in giro.
Ciao a tutti

23 commenti:

  1. Grazie Fioba per il tuo eccellente lavoro di informazione per "profani".
    E' bello avare qualcuno che, sapendo di cosa parla, spiega le cose.
    Tralasciamo, per rispetto a coloro che si trovano nel territorio colpito, gli sproloqui di sciacalli incompetenti come rosario falsario marcianò e giornalista inaffidabile lannes (scaricato da TUTTI i giornali, chissà come mai!)

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  2. Post di incazzatura sulla situazione e per le boiate scritte da certa gente, include un
    animazione che fa capire quanti terremoti ci sono in un paese come il giappone.
    Mi domando perche giuliani non viene ascoltato nemmeno qui, perche e` fuffa?
    Post dedicato anche a fuffari che credono all` Haarp.

    Link:
    http://giappopazzie.blogspot.jp/2012/05/terremotisciacalli.html

    RispondiElimina
  3. Ciao Fioba, ho scoperto ora il tuo sito e ti faccio i miei complimenti per il lavoro che stai facendo.
    Ieri ho imparato questa parola nuova, il "fracking", e ho avuto il piacere di scambiare dei tweet a riguardo (http://lacrimenellapioggia.wordpress.com/2012/05/29/il-fracking-questo-sconosciuto/)
    Io tendo a valutare le teorie complottiste e a costruire un giudizio mio. Cioè le cose, prima di giudicarle vanno valutate, o sbaglio? Non bisogna essere dogmatici, e dire "è così perché è così", questa è -secondo me- l'unico approccio corretto. Cioè bisogna sempre mantenere un salutare dubbio, almeno in partenza, e raggiungere una ragionevole convinzione basata sulla raccolta di informazioni attendibili. Ad esempio, io mi professo Agnostico, e talvolta trovo molto più dogmatico (e fastidioso) l'approccio dell'ateo che vuol convincerti che Dio non esiste, che quello religioso.
    Secondo me, tutti, in una certa misura siamo "complottisti", soprattutto sulle cose che non conosciamo, che ovviamente scatenano "paure". La soluzione è imparare e mantenere un atteggiamento aperto, anche su cose che palesemente contrastano le conoscenze scientifiche, d'altra parte non è vero che la scienza stessa ha capovolto le sue stesse convinzioni ogni volta che si sono registrati grandi progressi? I visionari sono quelle persone riescono ad andare oltre il senso e la conoscenza comune; a volte sono solo pazzi, a volte sono semplicemente troppo avanti sui tempi.

    Mi piace molto il lavoro che stai facendo per documentare e smascherare le bufale che girano e soprattutto i ciarlatani. A parte la ragionevole apertura, i cazzari sono tanti e sono fastidiosi.

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  4. Ciao, ho letto con interesse il post relativo al terremoto in Emilia, non vedo (almeno non lo trovo...), un tuo parere sul progetto di stoccaggio gas a Rivara (comune di San Felice sul Panaro). Potrebbe in qualche modo aver scatenato gli eventi sismici di questi giorni? Non tanto per eventuali recenti attività, bensì per lo svuotamento, negli anni passati, di questo giacimento.
    Grazie per l'attenzione.
    Mirco Tagliaferri

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  5. buongiorno, anche io come il Sig. Mirco Tagliaferri vorrei avere qualche delucidazione sullo stoccaggio gas di Rivara.
    grazie!

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  6. Dunque lo stoccaggio Gas di Rivara ERA un progetto. Fortemente voluto dall'ex ministro Giovannardi, inizialmente era stato portato avanti anche dal Governo attuale. La Regione Emilia Romagna pochi giorni prima del sisma aveva ribadito il parere contrario (su parere di una commissione di esperti tra i quali il Prof. Marco Mucciarelli). Dopo il terremoto anche il governo ha abortito il progetto. Anche perchè non mi sembra una buona idea realizzare uno stoccaggio sotterraneo (si parla sempre di diversi km di profondità) dove c'è una faglia attiva, fosse solo per le tubazioni e gli sforzi che dovrebbero sostenere.....

    Relativamente all'estrazione di gas/petrolio con tecniche convenzionali, non produce sismi, al massimo può dare subsidenza che è un effetto che, in Italia, deve essere escluso sin dalle fasi preliminari del progetto (ed in effetti in arabia saudita non è che hai tutti questi terremoti.......)

    Massimo

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    1. Cari Fioba, Anonimo e Mirco Tagliaferri,
      la motivazione principale degli enti locali e della Regione Emilia Romagna per rigettare il progetto di Rivara, in questo supportati da Mucciarelli e Mulargia, è che un sito di stoccaggio "provoca" i terremoti. Cito testualmente dalle motivazioni della Regione Emilia Romagna: "Sulla base delle attuali conoscenze, infatti, è possibile affermare che variazioni delle tensioni crostali, sia in aumento che in diminuzione, e/o variazioni delle pressioni di poro, possono produrre tensioni tali da rendere meccanicamente instabili le rocce crostali, portando il sistema alla rottura e quindi inducendo la generazione e la propagazione di onde sismiche". Niente meno!
      Chi ha scritto simili corbellerie dovrebbe per coerenza chiudere immediatamente i siti di stoccaggio di STOGIT di Minerbio e Sabbioncello, praticamente in zona epicentrale. Se per caso va a controllare, e si accorge che non è successo nulla a Minerbio e a Sabbioncello, dovrebbe spargersi cenere sul capo, dare le dimissioni, e riabilitare il progetto di stoccaggio a Rivara. Per la cronaca, non si tratta di un ex-giacimento, ma di una ottima struttura calcarea naturalmente fratturata (e che quindi non ha bisogno di alcun fracking) contenente da milioni di anni acqua salata, capace di resistere a qualsiasi terremoto.
      Occorre considerare che nel gennaio 2011 il Ministero per lo Sviluppo Economico ha approvato un piano di aumento della capacità di stoccaggio per più di 2 miliardi di m3 di metano che si basa sulla stessa tecnica applicabile ad un acquifero, cioè il superamento della pressione iniziale di giacimento. Se lo si può fare in altri siti, lo si può fare a maggior ragione nel sottosuolo di Rivara, dove il fattore sicurezza è maggiore che in qualsiasi altro sito di stoccaggio, presente o in via di sviluppo in Italia.
      Concludo ricordando che in Italia tutti i siti di stoccaggio sono situati dove ci sono faglie attive. O vanno tutti chiusi, o si permette lo sviluppo anche del sito di Rivara. Le leggi della fisica valgono dappertutto e per qualunque ente, pubblico o privato che sia.

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  7. Fioba, Bell'articolo!

    Una domanda: è vero che, trattandosi di una zona silente da più di cinquecento anni, non era mai stata presa molto in considerazione dai sismologi e quindi non esistono sezioni sismiche, ma in tempi non troppo lontani l'Agip dovrebbe averne fatte tantissime perché era zona di prospezione. Hai idea se e dove se ne possa trovare qualcuna?

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  8. Ciao Riccardo, i risultati sono coperti dal segreto industriale. Quando cercai la stratigrafia di un pozzo a monteverdi per un lavoro privato, solo grazie all'intercessione di un prof. Ex dipendente agio riuscii ad avere la stratigrafia dei primi 1000m dettata al telefono.....

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  9. Caro Fioba come sempre grazie, Qui ieri è stata davvero una giornataccia, molta molta molta paura. Per fortuna a Modena niente danni se non a determinate chiese.

    A Rivara il gas non è mai stato stoccato e non verrà mai stoccato.

    Le faglie che hanno causato il sisma sono faglie storiche e già in passato hanno causato sismi ma mai di questa intensità e continuità, l'unico evento uguale a questo risale a 500 anni fa quindi tutto quello che hanno detto sui pozzi petroliferi e il loro sfruttamento non è attinente con la realtà

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  10. Anch'io ti ringrazio Fioba, i tuoi post sono l'unica informazione esaustiva (e soprattutto chiara, per degli ignorantoni come me) che si trovi in giro.
    Tanta solidarietà a Claudio e a tutti i colpiti, anche qui da me, a 35/40km le scosse si sentono dal 3.8 in su e le case tremano parecchio, per ora qualche piccola crepa in edifici vecchi ma lo stress accumulato sia dalle strutture che delle persone sale.

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  11. qualcosa sui terremoti sarebbe da spiegare a loro: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4005&com_id=220145&com_rootid=220145&#comment220145

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    Risposte
    1. Sarebbe solo tempo sprecato, non c'é peggior sordo di chi non vuol sentire. I lettori di luogocomune credono solo alle vaccate che spara mazzucone e i suoi accoliti ...

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  12. i risultati sono coperti dal segreto industriale
    Come supponevo. Grazie!

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  13. Fioba è normale che i terremoti siano annunciati da boati (la gente parla di esplosioni)
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/03/terremoto-in-emilia-nuova-forte-scossa-avvertita-fino-a-padova-e-bolzano/251124/

    Sto guardando i video di Maria Rita D'Orsogna (docente al Caltech) che correla terremoti/inquinamento alle perforazioni (non al fracking).

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    Risposte
    1. Diciamo che non è niente di anormale, vedi quando si genera un terremoto si formano 2 onde, le P o di volume (vibrano nella direzione di propagazione) e le S che in buona sostanza ruotano attorno alla direzione di propagazione. I boati sono stati spiegati dall'interazione dell'onda P in atmosfera, ovvero quando l'onda P "esce" dalla terra, in quanto onda di volume, può generare un'onda sonora (il boato che a volte si sente).

      Relativamente alla D'Orsogna ritengo che non abbia completamente torto. Le perforazioni non generano terremori, l'estrazione in se per se (a meno che tu non ti trovi sulla faglia di S. Andreas) non generano terremoti, ma subsidenza dovuta alla depressurizzazione causata rimozione del gas/petrolio (in ER sul delta del Po sulle piattaforme offshore, a seguito dei fenomeni di subsidenza vengono iniettata acqua salata in modo da mantenere la pressione costante e limitarela subsidenza)
      Se però operi reinizioni in zone sismicamente attive (presenza di faglie sismogenetiche), in caso di terremoto si possono formare delle nuove fratture e quindii fluidi possono trovare la strada per tornare in superficie ed andare ad inquinare le falde acquifere (e questo è uno dei problemi del fracking).
      D'altronde non posso neanche escludere che reiniettare in zona di faglie attive possa andare a perturbare il sistema e scatenare un terremoto (es. quello che succede negli States con il fracking).
      Per concludere vi faccio presente che in ER i pozzi estrattivi/stoccaggio sono sui 1000m di profondità, gli epicentri tra i 5 ed i 10 km........ A meno che il gas non vada da solo in profondità..... fate voi
      Massimo

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    2. Molte grazie. Ho scritto questo commento appena ho visto quelle interviste, poi effettivamente ho trovato dei riscontri e delle spiegazioni.
      Grazie per la risposta.

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    3. La D'Orsogna fa del mero terrorismo finalizzato alla sua lotta contro qualsiasi attività estrattiva, e leggendo attentamente il suo blog è evidente che non sa di cosa parla,
      Gas Shales e CBM formations non sono presenti in pianura padana (i Gas Shales sono presenti solo in off shore al largo della Sicilia e a profondità molto elevate).
      La reiniezione di liquidi lungo piani di faglia attivi funge da "scollante" e rilascia le energie tensionali accumulate, esperimenti in questo senso eran stati fatti dagli americani negli anni '70/'80, ovviamente quando si parla di fracking occorre sempre ricordare che non è pratica in uso in Italia, e che è fonte di problemi (all'estero) quando viene fatta male o troppo in superficie.
      Paolo Mauri

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  14. Uno di Finale Emilia9 giugno 2012 alle ore 00:10

    Caro Fioba, ho letto le tue analisi sul terremoto e da inesperto le ho trovate ottime e convincenti. Ho letto il resto del tuo blog e mi sei piaciuto, per cui mi fido di te.

    E ti chiedo: ma cosa ne pensi delle affermazioni incredibili del governo, che ha pubblicato una relazione della commissione grandi rischi che scrive: "nel caso di una ripresa dell’attivita’ sismica nell’area gia’ interessata dalla sequenza sismica in corso, e’ significativa la probabilita’ che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza"

    Ma come fa ad affermare con tanta sicurezza che il terremoto si stia spostando verso est? Ma come è possibile che ritenga "significativa la probabilità" che si verifiche un sisma in una zona tanto precisa, qualora si riattivi l'attività sismica?

    Urge assolutamente un tuo post!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non serve un post, la Commissione Grandi Rischi, ha solo detto che:
      1) vista la sequenza sismica in atto ed il suo andamento (in diminuzione)
      2) viste le conoscenze attuali delle strutture sismogenetiche (faglie attive) presenti nell'area
      3) visto quello che è successo in passato (Ferrara 1570)
      è probabile che "si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza".
      Resta una probabilità e non è detto che accada, i terremoti, allo stato attuale delle conoscenze non si possono prevedere.
      Chiaramente se la commissione
      1) non dice niente e non succede niente va tutto bene
      2) dice qualcosa e succede va tutto bene
      3) non dice niente e succede, viene denunciata per omicidio (L'Aquila)
      4) dice qualcosa e non succede niente viene denunciata per procurato allarme.
      ........ come vedi è difficile fare il proprio mestiere

      Massimo

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  15. Cittadino di Finale Emilia12 giugno 2012 alle ore 18:40

    Caro Fioba, apprezzo la tua risposta, ma solo in parte.
    La commissione dice chiaramente che, qualora riprendesse l'attività sismica (non dice che certamente riprenderà, dunque non fa tecnicamente una previsione), ci sono "significative possibilità" che avvenga un sisma di elevata magnitudo proprio in tratto preciso e individuato, ovvero tra Finale Emilia e Ferrara.
    E' questa la novità: l'esatta localizzazione (sia pure non al 100% delle possibilità, ma con "significative possibilità") del prossimo megaterremoto (qualora riprenda l'attività sismica, naturalmente).

    Perché si dovrebbe attivare quella faglia e non un'altra? Su quali basi si puo' predire (e questo l'ha detto il presidente della commissione) che il terremoto si stia spostando verso est?

    Studio statistico del terremoto di anni fa? Studio logaritmico delle magnitudo? Studio della faglia?

    Sono queste le risposte che si chiedono.
    Su quali basi la commissione, cia apure con tutte le gisute premesse statistiche, si è sbilanciata nella predizione di un sisma al punto da indentificare una zona molto circoscritta?

    Dal punto di vista politico e mediatico, ci si rende conto che tali comunicati
    1) scatenano il panico a Finale Emilia e tuutta la zona est
    2) abbassano la guardia in tutta la zona ovest?

    Si capisce la gravità della pubblicazione di tale documento?

    RispondiElimina
  16. Buon articolo. Ci aggiungo che la sismicità indotta dalle iniezioni di fluidi è una banalità studiata già dal dopoguerra; negli anni '80 e '90 la letteratura sull'argomento era consolidata. E' curioso che si sapesse praticamente tutto di questo tema prima che la fratturazione idraulica divenisse industrialmente importante. Comunque i terremoti avvenuti qui vicino a me, nel modenese, di artificiale non hanno niente.....

    RispondiElimina

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