L'ultima del ministro Scajola, dice "stronzo" ad un operaio
di Massimiliano Amato
Se il povero Marco Biagi era un «rompicoglioni», i lavoratori sono degli «stronzi». Parola di ministro. Ormai si può affermarlo con un certo (elevato) coefficiente di certezza: Claudio Scajola, titolare del dicastero alle Attività Produttive, non è di quelli che contano fino a dieci prima di aprire la bocca. Assumesse questa sana abitudine eviterebbe certe cadute di stile che si trasformano spesso in chissà quanto inconsapevoli gaffe. L’ultima sortita del ministro ha lasciato basiti il suo stesso staff, qualche collega di partito che non è riuscito a mascherare il forte imbarazzo, un gruppo di imprenditori napoletani che lo accompagnava in una sorta di visita pastorale ai capannoni Atitech, azienda di manutenzioni aeronautiche al centro nelle ultime settimane di un tentativo di salvataggio.
Il confronto
All’ingresso dello stabilimento di Capodichino, il ministro è stato affrontato da un operaio, Paolo Esposito, che gli ha esternato le proprie preoccupazioni: «Altro che piano per salvarci – ha esclamato – ci hanno tolto la mensa e di colpo siamo tornati indietro di 40 anni. Ma tanto sappiamo già come finisce: che voi politici vi arricchite e gli imprenditori pure». La legittima protesta, insomma, di un lavoratore esasperato per il lungo tira e molla sul piano di salvataggio di Atitech, conclusosi due settimane fa con un accordo che lascia parecchio amaro in bocca alle maestranze. Scajola, rosso in viso, si è avvicinato ad Esposito e gli ha urlato: «Perché generalizza? È come se io dicessi che tutti i lavoratori sono stronzi come lei, però non lo dico». Quindi, convinto di aver sistemato la faccenda, è entrato nel capannone per illustrare i termini dell’accordo, in compagnia del presidente degli industriali di Napoli e nuovo numero uno di Atitech, Gianni Lettieri, scuro in volto per l’intemerata del ministro, che fa il paio con la terribile freddura pronunciata su Marco Biagi appena tre mesi dopo l’uccisione del giuslavorista da parte delle Br.
Senza parole
Esposito è rimasto senza parole. Al suo posto ha replicato la Cgil Campania, per bocca del suo segretario, Michele Gravano: «Per le responsabilità che contraddistinguono il ruolo del ministro sono necessari nervi saldi e una grande capacità di ascolto delle istanze di tutti, in particolare dei lavoratori». Gli insulti di Scajola, inoltre, non hanno certo contribuito a rasserenare il clima all’interno di Atitech. Il piano di salvataggio, che prevede un massiccio ricorso alla Cig per gran parte dei 600 addetti, ha già comportato, per i lavoratori recuperati, un taglio allo stipendio del 10% e un aumento delle ore di lavoro settimanali. Per non parlare dell’indotto (140 addetti), completamente azzerato, con i lavoratori lasciati per strada senza ammortizzatori sociali.
Domanda: Ma non eravamo una Repubblica fondata sul lavoro??????'
Art. 1 della Costituzione Italiana
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
La sensibilità di questo individuo (considerando il lauto stipendio che riceve tutti i mesi anche grazie alle nostre tasse ed a quelle del cittadino che ha appellato cone "stronzo") nei confronti dei lavoratori che non riescono ad arrivare a fine mese mi fa capire il suo interesse nella "res publica"
Speriamo che lo rimuovano presto, un uomo delle istituzioni che appella un cittadino in talo modo è indegno di essere un Ministro della Repubblica Italiana.
Saluti
Fioba
Beh, scajola si e' sempre distinto per classe e aplomb.
RispondiEliminaMa come si suol dire, qualcuno li ha eletti.
Saluti
Michele
Hai fatto strabenissimo ad andare OT.
RispondiEliminaveramente stupida questa uscita di Scajola, dovrebbe chiedere scusa
RispondiEliminaQuesta mattina, nel corso della trasmissione "Il Ruggito del Coniglio" che va in onda su Radio2 dalle 8 alle 10, nel corso della quotidiana rubrica intitolata "Top Vergognescion" (sottotitolo: cinque buoni motivi per vergognarsi di appartenere al genere umano), al primo posto, al Top della classifica di oggi, è stato nominato proprio il prode Scajola, che si è conquistato l'ambita posizione grazie alla scomposta e inopportuna reazione nei confronti dell'operaio napoletano.
RispondiEliminaI politici, lui non è il solo ma non è una scusante, a volte parlano, altre straparlano e altre ancora vomitano per eccesso di arroganza.
Boh secondo me aveva ragione. Non è bello generalizzare altrimenti dovrei pensare che tutti i ministri sono stronzi come Scajola. :P
RispondiEliminaLa penso come Hammar...Qualcuno li avrà votati anche se "tutti" dicono di no.... sarà mica perchè si vergognano d'avere creato con il loro consenso la situazione che stiamo vivendo? Ve lo immaginate se un ministro, quando la sinistra era forte, si fosse permesso di trattare un operaio come ha fatto questo Scagliola, cosa sarebbe successo? Intanto la cosa non sarebbe passata inosservata (io non ne ero al corrente, perchè se ne guardano bene dal divulgarlo nei telegiornali che sono tutti sotto controllo di chi sappiamo..ed anche lo avessero fatto, era per giustificare e dire che erano i giornalisti ad avere mal compreso!!!) e poi gli operai sarebbero subito scesi in piazza per solidarietà con chi era stato offeso.
RispondiEliminaMa ora tutto è cambiato e purtroppo in peggio.
Ciao Bruna