Il nostro pseudofisico Cepoide Corrado Penna (visto il tempo che ci ha messo si sarà laureato con CEPU?) ha pubblicato un post su come disintossicarsi dai metalli pesanti in parte copia e incollato (roba fritta e rifritta) da qui.
Tralasciando per il momento i commenti alle affermazioni presenti nel post, vediamo quali sono state le fonti scientifiche dell'articolo e quindi del nostro intrepido professore:
"The Secret Teachings of All Ages" is a portal to and a directory of esoteric symbology and knowledge. It is known as an encyclopedic outline of Masonic, hermetic, Qabbalistic and Rosicrucian symbolical philosophy, but it is so very much more!
Paul Fassa has managed to survive the Standard American Diet (SAD) and his youthful folly by deprogramming gradually from mainstream health ideology and studying holistic health matters informally with his wife while incorporating them into his lifestyle as a vegetarian.
He also practices Chi-Lel Chi Gong, and he is trained as a polarity therapy practitioner. He is dedicated to warning others of the corruption of food and medicine in our time, and guiding others toward a better direction for health.
L'aglio contiene molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che ossidano mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. (...)
MeHg si lega specificatamente allo zolfo (S), quindi agli aminoacidi solforati, “distribuendosi” così in tutto il tessuto muscolare dell’animale. Per tale motivo, è impossibile separare porzioni di pesce contenenti Hg da parti prive.
(.....) Il maggior apporto di mercurio nelle popolazioni non esposte direttamente all’elemento per motivi di lavoro (miniere o industrie specifiche) avviene per via alimentare, tramite ciclo enteroepatico, sotto forma di MeHg. Il suo assorbimento, tramite questa via, è dell’ordine del 95% delle quantità presenti nella dieta, indipendentemente dal fatto che questa forma sia unita a proteine o alla frazione acquosa dell’alimento.Gli alimenti più a rischio, per quest’elemento, sono i prodotti ittici, nei quali almeno 80-95% dell’elemento, è già presente sotto forma di MeHg. Pare che il pesce possa assorbire questo composto, che é idrosolubile, anche attraverso le branchie. Al contrario degli organoclorurati, che tendono ad accumularsi nei tessuti adiposi del pesce, MeHg si lega specificatamente allo zolfo (S), quindi agli aminoacidi solforati, “distribuendosi” così in tutto il tessuto muscolare dell’animale. Per tale motivo, è impossibile separare porzioni di pesce contenenti Hg da parti prive. Il rapporto fra MeHg che si accumula nel tessuto muscolare del pesce e quello presente nel suo habitat è di circa 1.000.000:1, ma può superare valori dieci volte maggiori (ovvero di 10.000.000:1). Roe (2003) conferma che il metilmercurio può concentrarsi nei tessuti del pesce, rispetto all’acqua circostante, per un fattore di 10 6,5.
Le specie ittiche a maggior rischio d’accumulo sono quelle più in alto nella piramide alimentare (i consumatori finali), quindi i predatori marini, longevi, come gli squali, i pesci spada, il tonno, l’ippoglosso e, per quanto riguarda le specie d’acqua dolce, il pesce persico ed il luccio. Le specie non carnivore, più in basso nella piramide alimentare, ad esempio le carpe, i coregoni o certi cefali, non accumulano grandi quantità di Hg giacché, la “biomagnificazione” attraverso la catena alimentare risulta, in questi pesci, notevolmente inferiore.
Le specie marine predatrici possono accumulare MeHg in concentrazioni comprese tra 500 e 1.500 μg/Kg. Nei pesci oceanici, i livelli oscillano tra 0 e 500 μg/Kg, con valori medi di 150 μg/Kg, mentre nei pesci d’acqua dolce, si osservano valori tra 200 e 1.000 μg/Kg, con una
media di 200-400 μg/Kg.
Per comprendere l’entità dell’accumulo di quest’elemento nei pesci, basti ricordare che il suo contenuto medio negli altri alimenti oscilla tra 3 e 20 μg/Kg, e sono sicuramente rari valori superiori a 60 μg/Kg.
La variabilità nel contenuto di MeHg dei vari pesci, in ogni caso, dipende anche da altri fattori: età dell’animale, il suo accrescimento, a sua volta dipendente dal livello alimentare-trofico (alto o basso), l’habitat in generale, le vie metaboliche d’escrezione.
Le specie ittiche eliminano molto lentamente il mercurio assorbito. I tempi di dimezzamento di MeHg, se gli organismi esposti vengono spostati in aree non contaminate, vanno da 6 mesi (per i mitili) a 2 anni (per il luccio).
Nei laghi, il contenuto di mercurio dei pesci è in genere superiore in presenza d’acque acide, probabilmente perché la metilazione del mercurio è più rapida con bassi valori di pH. Pertanto, l’acidificazione delle acque naturali aumenta, indirettamente, l’esposizione a MeHg di coloro che si nutrono di pesce. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Acque dell’Agenzia Ambientale degli USA (1997), le specie d’acqua dolce più comuni, dai campioni analizzati durante il periodo dal 1990 al 1995, hanno evidenziato i seguenti valori:
Nei molluschi analizzati e raggruppati per “macro-aree” geografiche le maggiori concentrazioni medie si sono evidenziate qualora provenienti dal Nord Atlantico (0,15 ppm sul secco) o dal golfo orientale del Messico (0.14 ppm sul secco) (Tab. 2). Infine, l’analisi dei dati per categorie di prodotti più consumati (Tab. 3) ha evidenziato che le specie con maggior accumulo di Hg sono: il tonno, il pesce “pollack”, il merluzzo ed il pesce gatto.
Sopra i 100 ppm (sul peso umido) sono anche le concentrazioni di Hg nei granchi.
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Nel Mar Mediterraneo, in passato, in una popolazione di tonni comuni sono state riscontrate concentrazioni di mercurio fino a 4.300 μg/kg, ossia 4-5 volte più elevate di quelle riscontrate negli esemplari della stessa specie, pescati nell’Atlantico. Ciò tuttavia potrebbe avere cause naturali, sia perché il tonno è una specie migratoria, con territori di pastura molto ampi quindi anche lontani, dentro possibili fonti d’inquinamento, sia perché il Mediterraneo fa parte di un sistema geologico (circumpacifico- mediterraneo-himalayano) in cui si trovano parecchi depositi minerari mercuriferi.
(.......)
Secondo Ghidini, et al., le concentrazioni di mercurio, ottenute da campionamenti di specie ittiche nell’Alto Adriatico, risultano le seguenti:
Da tempo un comitato internazionale congiunto di esperti (lo JECFA1) monitora la presenza di mercurio nelle popolazioni con cadenze periodiche (1970, 1972, 1978 e 1993), pubblicando report sull’argomento. Nel 1972, quest’organismo indicava un consumo provvisorio settimanale tollerabile di 0,3 mg (= 300 μg) di Hg totale per un individuo adulto di 60 kg, di cui non più di 0,2 mg sotto forma di MeHg. Queste quantità sono equivalenti a 0,005 mg e 0,0033 mg, rispettivamente, per kg di peso vivo.
Quando il consumo totale di mercurio nella dieta eccede i 0,3 mg per settimana/ procapite, il livello dei composti alchilici dell’elemento deve esser calcolato sulla dose di metallo puro realmente ingerito.
Diversi studi epidemiologici nel mondo sono serviti a meglio chiarire i valori di riferimento.
Una prima ricerca su popolazioni di nativi Americani (con elevate assunzioni di MeHg, per consumo di prodotti della pesca) concludeva che 0,2 mg per individuo sono ollerabili dall’organismo umano solo per un breve periodo, senza provocare un rischio d’avvelenamento nella popolazione. Nel 1978, ulteriori studi hanno confermato il limite di tollerabilità per il mercurio stabilito nel 1972.
Comunque, l’OMS, nel 1989, ha nuovamente esaminato il problema dell’Hg, confermando i limiti sopracitati per le persone adulte, escludendo, però, le donne in gravidanza ed in lattazione, a causa dell’elevato rischio provocato da Hg alla loro progenie. Secondo un recente rapporto della FDA (2002), le donne in gravidanza dovrebbero evitare di assumere pesce spada, squalo e sgombro.
Tutti gli altri tipi di pesce a rischio (ovvero carnivori di 3° o 4° livello trofico nella piramide alimentare) potrebbero esser mangiati con moderazione, in misura pari a 300-400 g/settimana.
(.....)
La dose letale di Hg per l’uomo viene indicata tra 1 e 4 grammi, anche se sono noti casi di mortalità a seguito d’assunzioni molto inferiori, dell’ordine di centinaia di milligrammi. Probabilmente non viene considerato il fatto che, con la cottura, il pesce perde acqua e la quantità di mercurio che rimane legata alla massa organica si concentra.
Nella realtà il consumatore di pesce può raggiungere la dose massima di Hg ingeribile settimanalmente o ingerendo una gran quantità di pesce con bassi contenuti di Hg, oppure piccole quantità di pesce, ma con elevati livelli dell’elemento.Pertanto il problema che il legislatore ha dovuto affrontare è stato quello di tutelare i consumatori, ponendo un limite di concentrazione massima nei prodotti ittici (a loro volta calcolati sulla base dei consumi alimentari medi dei vari pesci da parte della popolazione) considerando la notevole variabilità di concentrazione nelle diverse specie ittiche.
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L’Italia ha adottato per prima (1971) misure cautelari in sede legislativa (con Decreto Ministeriale), imponendo, per quest’elemento, un limite massimo di 0,5 mg/kg per il pescato proveniente dal mercato estero.
Assurdamente, per tutto il pesce proveniente da Paesi non comunitari ed esteso agli squali ed al pesce spada congelato, sia nazionale sia comunitario, il limite è stato elevato a 0,7 mg/kg, nel 1974.
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Altri stati (Svezia, Danimarca, Giappone), nello stesso periodo, avevano però fissato dei limiti diversi, più elevati, ossia 1 ppm.
Solo di recente, si è giunti ad una legislazione uniforme in Europa e sono state emanate numerose normative per i metalli pesanti: la direttiva 91/493/CEE, la decisione 93/351/CEE ed i Regolamenti (CE) n. 466/2001 e n. 221/2002. In queste norme si definiscono, nei prodotti della pesca, sia i livelli consentiti di contaminazione da Hg che i piani e le modalità di campionamento previsti per tale scopo. Viene stabilito che il tenore medio di Hg totale nelle parti commestibili dei prodotti della pesca non deve superare 0,5 mg/kg di peso fresco, ad eccezione di alcune specie ittiche elencate, per le quali il tenore medio è fissato in 1,0 mg/kg (vedi tabella 5).
(.....)
altri cibi che contengono HFC sono contaminati con il mercurio. Ecco il grafico prodotto dalla EPA:
- mg/kg (ppm= parti per milione) per i prodotto ittici (vedi più avanti) e per i terreni
- μg/lt (ppb= parti per bilone o miliardo) per le acque
- da 1.0 a 5.0 mg/kg per i terreni (residenziale o industriale)
- 1.0 μg/lt per le acque
- 0.5-1.0 mg/kg per la fauna ittica a seconda della specie
Inoltre tale personaggio (l'aggettivo mettetecelo voi) da tampo sbandiera la teoria della connessione tra vaccini (a base di mercurio) ed autismo. Tale notizia, come riportato da MedBunker (un medico VERO), è FALSA e non provata e fu diffusa da un ex medico (radiato dall'albo dei medici britannici e "radiato" dalla scienza con il ritiro definitivo del suo studio su Lancet) che cercò di provare una correlazione tra le vaccinazioni pediatriche e l'autismo ma tale studio si rivelò condotto con metodi eticamente, scientificamente ed umanamente scorretti e disonesti.
Riporto, di seguito, uno stralcio dell'articolo di MedBunker:
Wakefield sempre più in basso.
Andrew Wakefield, ex medico che diffuse la notizia (falsa) di aver scoperto una connessione tra vaccini ed autismo da qualche tempo ha gettato la maschera.
Dopo la vicenda che lo vide coinvolto e che ne segnò la vita (e la dignità) l'epilogo fu la radiazione dall'albo dei medici britannici e la "radiazione" dalla scienza con il ritiro definitivo del suo studio su Lancet che avrebbe dovuto provare una correlazione tra le vaccinazioni pediatriche e l'autismo ma che si rivelò condotto con metodi eticamente, scientificamente ed umanamente scorretti e disonesti.Da quel momento Wakefield non ha mai cercato di "rientrare" nell'ambito scientifico ma si è abbandonato totalmente alla ciarlataneria con partecipazioni a programmi di medicina alternativa, trasmissioni di ufologia e cospirazionismo, interviste con gente che parla con i defunti e vede gli UFO.E persevera. L'ultima "ospitata" ufficiale è stata nella trasmissione di Alex Jones, l'esagitato grande guru del complottismo, uno che vedrebbe un complotto degli uomini in nero anche nel pannolino di suo figlio neonato con gli Illuminati che lo inseguono anche di notte. Wakefield nella sua deriva ufologico-complottista, negli Stati Uniti si è meritato l'appellativo di Darth Wakefield.
Che l'ex medico sia stato scorretto non si discute ma il suo comportamento degli ultimi mesi sta delineando un personaggio ed una personalità che rende ancora più ingenue le centinaia di persone che ancora credono in lui (anche in Italia) e che in nome suo si sono associate nella assurda battaglia contro i vaccini.
Se non serve nemmeno questo a far capire a chi hanno dato fiducia su temi come i vaccini e l'autismo...
Nel frattempo in California è esplosa un'epidemia di pertosse che ha registrato oltre 2500 casi (dato più alto dal dopoguerra) con almeno sette (alcune fonti riportano 6) bambini morti e tra poche settimane inizia la scuola...
Un'altra "vittoria" dei movimenti antivaccino. In fondo 7 bambini morti cosa possono essere in confronto al piacere di ostacolare gli interessi di Big Pharma?
Mi raccomando,
- se pensate di avere una intossicazione da metalli pesanti rivolgetevi ad un medico vero,
- relativamente alle vaccinazioni ed ai problemi con il mercurio io ho le mie idee, derivate da colloqui con più MEDICI, e non trovo corretto esprimerle su un blog, non sono un medico e non voglio influenzare nessuno, che sia da una parte o dall'altra; il consiglio che posso dare è di informarvi rivolgendovi a più medici e poi decidete con coscenza.
Saluti
Grazie Fioba, ottimo post. E Cannapenna si conferma il solito cialtrone.
RispondiEliminaOttimo post.
RispondiEliminaIn realtà il fisico ignorante ha copiaincollato i deliri dei gruppi antivaccino che spingono per la chelazione che favorirebbe la disintossicazione dei bambini autistici.
Questa bufala, smentita e confutata da anni continua a girare in internet ed ha già fatto parecchie vittime.
L'ultimo bambino deceduto negli Stati Uniti per colpa dell'inutile chelazione risale a poco più di sei mesi fa.
Ma al piccolo professore ignorante questo non importa.
Buon per lui.
corrado penna e' un emerito coglione.
RispondiEliminapensa che da me viene una capra anonima a dire che dare del coglione a penna e' un insulto...
ciao
e pensa in tutto questo non ha nominato
RispondiEliminaL-glutatione
Ho aggiornato il Post.
RispondiEliminaWalter, se mi dai un po di link sull'argomento li inserisco.
Ciao
Fioba
Buongiorno, il vero Ignorante non è colui che esprime le proprie opinioni, ma colui che offende gratuitamente. Ci vuole sempre rispetto, in ogni luogo. E non si deve insultare chi la pensa diversamente da noi. Saluti. Umbe
RispondiEliminaUmbe???
RispondiEliminaMa va a cagher!
Ignorante di passaggio
Ho conosciuto il Prof. Penna ai tempi del Liceo, anni or sono, e francamente, pur non condividendo i toni 'enfatici' ed in certi casi offensivo-lesivi, posso confermare quanto da più voci affermato: il valore scientifico delle sue affermazioni è pari a zero, dovrebbe essere un docente ma non è in grado d'insegnare, d'impartire conoscenza ai suoi alunni; è un personaggio curioso, indubbiamente, ma francamente non gli darei alcun credito, scientificamente parlando.
RispondiEliminafatevi due risate e leggete qui: :)
http://www.fuoriluogo.it/eodp/testim21.htm
certo che anche tu non scherzi con il tuo italiano eh...
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